Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Francamente, sono rimasto un tantino deluso.
Questo film è ispirato alla biografia della Priscilla sul suo rapporto con Elvis Presley. Dunque, tutto viene visto dal punto di vista di lei. I fatti sono noti: Elvis la conosce in Germania quando lei è ancora una bambina; molto stranamente la “aspetta”, la fa venire in USA a 17 anni, lei poi si diploma, va a vivere a “Graceland” (la sua tenuta, dove viveva anche un sacco di gente) e i due, infine, si sposano quando lei ha 22 anni. Hanno una figlia l’anno dopo, passano altri quattro anni e si separano. Nella relazione, lei viene dipinta come una bambina, ovviamente in Paradiso quando sa che Elvis, che poteva andare a letto con l’intero genere femminile del pianeta, aveva scelto lei. Crescendo, capirà meglio le cose e prima dei 30 anni realizzerà che il rapporto era un po’ uno schifo, dato che lui la cornificava spesso e nel film (dunque, sempre secondo lei) lui ne salta fuori come un impasticcato, un drogato senza guida (o con le guide sbagliate), poco cresciuto, se non addirittura immaturo, soggetto a scatti d’ira senza senso, viziato e fannullone, circondato da amici (amici lo saranno stati, parassiti per certo) con cui bighellonare. Non ne esce benissimo, insomma.
La cosa più bella del film è questo immergersi in quel tempo. Forse l’unica, però. Il film è lento, ma troppo; vuoto, ma troppo; i due protagonisti paiono recitare come se si fossero appena svegliati (soprattutto nella prima parte); lei è sicuramente brava, bella e tascabile (Cailee Spaeny, che ultimamente si vede dappertutto); lui un tantino lesso, se non anche molto lesso. Fisicamente per i due ci saremmo, ma per i volti, non per i fisici: la vera Priscilla non era una stangona, ma non era COSI’ bassa; lui non era basso, ma ben lontano dai 2 metri circa dell’attore. Di conseguenza quando sono insieme l’effetto è un po’ strambo, soprattutto per chi si ricorda sia della vera Priscilla che del vero Elvis. La Priscilla, peraltro, la vidi la prima volta in Una pallottola spuntata, dove era una bellissima 33enne. In definitiva per me il film è una mezza delusione, l’ho visto perché diretto dalla Sofia Coppola, della quale ho visto alcuni altri film (e Somewhere per me – solo per me – è strepitoso); qua darò un 5/6 ma forse più 5 che 6. Non costò tanto, questo film, ma incassò poco e insomma andò male, da noi fu al massimo quarto nelle classifiche settimanali. Partecipò a Venezia, dove venne lodata l’interpretazione della Spaeny, tanto che vinse come migliore attrice.
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