Regia di Louis Leterrier vedi scheda film
La saga di The Fast and the Furious, titolo originale del primo, lontanissimo (non solo temporalmente) primo capitolo, negli ultimi vent’anni ha cambiato spesso (un quarto di miglio alla volta ...?) formula e identità trasformandosi da B-Movie (!?) poliziesco sulle gare automobilistiche ad action e/o a thriller spionistico ultra-tecnologico (e fantascientifico) costantemente marchiato a fuoco dalla tamarraggine e dal machismo esasperato dei suoi improbabilissimi (super)eroi.
In effetti dopo 25 anni il franchise dimostra di godere comunque di ottima salute e Fast X, decimo capitolo e prima parte della trilogia (!?) finale, riesce nuovamente a superare sé stesso su (quasi) tutti i fronti.
Il nuovo regista Louis Letterier, giù dietro a inseguimenti automobilistici con i primi due Transporter e a storie di improbabilissime rapine in Now You See Me - I maghi del crimine, alla sua prima prova con il franchise (e che ritroveremo anche nel sequel previsto per il 2025) e con una sceneggiatura di Justin Lin, Dan Mazeau e Gary Scott Thompson, a bordo fin dal primo Fast and Furious, realizza una pellicola dal ritmo costante che non accenna a rallentare nemmeno dopo il climax finale.
Nel frattempo, ci sono i soliti inseguimenti, sparatorie, esplosioni, rapimenti, lotte corpo a corpo, deragliamenti e qualsiasi altra cosa possa venire in mente e che ormai sono la formula ultra-collaudata del franchise mentre i vari personaggi, sparsi un po' in tutto il mondo (spesso senza una vera e propria logica), continuano ancora una volta a (stra)parlare di valori universali come la famiglia, l’amore, l’amicizia ma in un contesto costantemente esasperato e (spesso) totalmente inappropriato.
Arrivato al decimo capitolo, in fondo, la saga di successo mondiale con protagonista il Dominic Toretto di Vin Diesel non ha più molto altro da raccontare ma cerca comunque di dare al suo (affezionatissimo?) pubblico molto più di ciò che dovrebbe trasformandosi in un prodotto di continui eccessi, il più delle volte anche (decisamente?) evitabili.
Ritornano anche tutti i volti storici del franchise (ma proprio tutti!) a partire da Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris "Ludacris" Bridges, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, Sung Kang, Jason Statham insieme a i più recenti Scott Eastwood, Charlize Theron, Helen Mirren e John Cena a cui si uniscono le nuovissime new entry di Brie Larson, Alan Ritchson, Daniela Melchior e, in un cameo, addirittura Rita Moreno (la nonna di Don, Mia e Jacob).
A questi ultimi si aggiunge uno scatenato Jason Mamoa nei panni del villain Dante a cui offre un’interpretazione caricaturale, costantemente sopra le righe, ma anche vagamente ridicola che non convince del tutto perché risulta troppo artefatto nella sua sprizzante ironia e nelle sue derive totalmente folli in stile “Joker da discount”(evidente l’ispirazione al pagliaccio del crimine del fumetto DC) ma che funziona, nonostante tutto, soprattutto per la performance divertita (e stereotipata) di Mamoa.
Al contrario invece di un Vin Diesel sempre molto coinvolto ma incline (come sempre, del resto) a prendersi maledettamente sul serio e data ormai la deriva volutamente eccessiva (irrealistica?) e irriverente del franchise la cosa comincia un po’ a stonare.
E se Fast X non delude è comunque nell’impianto scenico come sempre esageratissimo e con scene d’azione sempre più estreme ma ben congegnate e realizzate e che regalano le consuete colpevoli due ore di divertimento sul grande schermo.
In fondo è sempre questo che ha promesso al pubblico ed è sempre questo che ha dato e, in questo senso, ha (quasi) sempre funzionato.
Inutile chiedere altro.
VOTO: 6,5
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