Regia di André Cayatte vedi scheda film
In una cittadina presso Parigi, un medico decide di candidarsi contro il potente sindaco in carica e si mette nei guai: prima viene diffusa una falsa foto di sua moglie mentre partecipa a un’orgia, poi lui viene accusato di un omicidio che non ha commesso. Il film fa parte della parabola discendente della carriera di Cayatte, ormai lontano dai fasti degli anni ’50, ma ne conserva il piglio vigoroso e la passione civile: c’è qualcosa soprattutto di Fascicolo nero, nella denuncia delle pericolose connivenze fra politici, magistrati e poliziotti. Il problema è che i cattivi sono così goffi, le loro macchinazioni così stupide, che si fatica a credere che possano reggere quasi fino alla fine (non so quale fosse la situazione dell’epoca: con gli strumenti a disposizione oggi, smascherare un fotomontaggio, verificare tabulati telefonici o stabilire l’ora di una morte sarebbe ordinaria amministrazione); e anche la vittoria finale dei buoni arriva in modo così contorto da non lasciare pienamente soddisfatti. Comunque, pur servendosi di mezzi elementari, la vicenda sa coinvolgere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta