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I peggiori giorni

Regia di Massimiliano Bruno, Edoardo Leo vedi scheda film

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La recensione su I peggiori giorni

di alan smithee
5 stelle

locandina

I peggiori giorni (2023): locandina

AL CINEMA

Le feste non sono affatto finite, e dopo il Natale, il Capodanno, la festa di San Valentino e l'8 marzo, si ritorna ad incontrarsi per celebrare altri avvenimenti.

Torna Natale, che consente ai tre fratelli non proprio accorati ed unitissimi interpretati da Anna Foglietta (il politico), Edoardo Leo (l'attore, ovvero il disoccupato), e Massimiliano Bruno (il maneggione) di riunirsi nuovamente, ma stavolta presso la casa paterna, fino a scoprire che l'anziano genitore (Renato Carpentieri) ha, per una volta pure lui, una precisa richiesta da sottoporre loro. 

Ma dimostrarsi coerenti col proprio pensiero, quando la realtà pare superare, in ironia e crudeltà di atteggiamenti, la teoria più ardita e imperscrutabile scelta dal caso, si rivela letale e ancor più distruttivo. Oltre che impossibile da mettersi a punto.

Ne faranno le spese, soprattutto moralmente, i tre "immorali" fratelli-coltelli, ancora una volta coinvolti in un gioco al massacro ove nessuno ne uscirà vincitore.

Si arriva poi di filato al primo maggio, ma per i lavoratori c'è ben poco da festeggiare. 

Un imprenditore (Fabrizio Bentivoglio) entra nella sua azienda, deserta come si conviene nel giorno di festa, senza accorgersi che, poco dietro la sua lussuosa auto, un uomo mascherato rozzamente e armato di un utensile (Giuseppe Battiston) lo sta seguendo con la sua scassata utilitaria.

Edoardo Leo, Massimiliano Bruno

I peggiori giorni (2023): Edoardo Leo, Massimiliano Bruno

Entrato furtivamente nella struttura pure l'intruso, l'uomo impiegherà poco tempo sia a farsi scoprire nella vera identità, sia a comunicare il motivo della sua irruzione.

Ma anche i motivi che hanno indotto l'industriale a recarsi in ufficio in quel giorno festivo non sono molto più edificanti o incalzati da intenti ottimistici: tutt'altro.

Nel caldo giorno di Ferragosto, presso una nota località di mare, verso l'ora di pranzo una coppia borghese (Neri Marcoré e Anna Ferzetti) suona al campanello della villa di una famiglia economicamente piuttosto privilegiata, ma un po' rozza (Ricky Memphis e Claudia Pandolfi), per ottenere spiegazioni su uno spiacevole evento che alcune foto imbarazzanti, finite poco prima sul web, documenterebbero circa un comportamento messo a punto dai figli maschi della seconda coppia ai danni della figlia dei primi, coinvolta suo malgrado in una situazione davvero spiacevole ed imbarazzante. 

Chi si ama si piglia, ma certo anche chi ostenta una superiorità di rango e di cultura a volte dimostra di agire in modo non meno ferino e molesto di chi una certa irruenza la ostenta come approccio alla vita.

Un episodio che pare uscito dritto dalla cronaca, un po' greve, quasi sempre grottesca, sempre assai grave, che caratterizza da tempo qualche figlio irresponsabile o anche peggio di alcuni nostri politici con gran seguito.

Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston

I peggiori giorni (2023): Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston

Si finisce ad Halloween, quando un giovane pensionato vedovo (Rocco Papaleo) viene coinvolto ad aiutare la figlia, intrattenitrice di compleanni per bambini, per impersonare un mago, alla festa che un uomo molto abbiente (Giovanni Storti)  organizza per il proprio figlio adolescente.

Si scoprirà che i due uomini ben si conoscono da tempo, e che la vita ha tolto loro, a chi prima e a chi dopo, la più autentica ragione di vita che entrambi avessero mai avuto. Il che spiega da una parte il rancore dell'uno, opposto al poco ostentato altruismo dell'altro.

Torna in campo la coppia di attori, sceneggiatori e registi formata da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno nel già da tempo annunciato seguito del piuttosto fortunato (in termini di incassi ed accoglienza ottenuti) I migliori giorni, ripercorrendo nuove festività o altre già raccontate come il Natale.

Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Neri Marcoré, Anna Foglietta

I peggiori giorni (2023): Claudia Pandolfi, Ricky Memphis, Neri Marcoré, Anna Foglietta

I quattro racconti che formano il film, piuttosto diseguali anche in termini di riuscita uno dall'altro, iniziano con il riproporre i personaggi medesimi, nel medesimo periodo dell'anno, ma procrastinato all'anno successivo, che hanno caratterizzato il periodo natalizio de I migliori giorni.

Ma la lotta fratricida che divide i tre fratelli turlupinati da un padre che tutto sa e tutto comprende, non riesce a rivelarsi altro che una a tratti gradevole riproposizione del racconto precedente, riveduto e corretto con nuovi ingredienti (tra gli attori coinvolti, in una breve parte Massimo Wertmuller nei panni del dottore connivente è davvero straordinario nei suoi tic fuori controllo). 

Il terzo episodio, quello di Ferragosto, pare un confronto di classe girato con qualche attimo di verve alla Virzì, ma anche qualche luogo comune di troppo che procura una certa prevedibilità quando le connotazioni caratteriali delle due famiglie a confronto si riducono ad una questione prettamente di appartenenza culturale e/o politica opposta. Tra gli attori coinvolti, tutti convincenti in questo episodio, Claudia Pandolfi svetta su tutti e offre spunti toccanti ad un personaggio che, altrimenti, avrebbe solo avuto connotazioni pecorecce di poco conto.

Rocco Papaleo

I peggiori giorni (2023): Rocco Papaleo

Il quarto episodio, quello della festa di Halloween, è davvero il meno riuscito, il più forzato, patetico, inutile e sin imbarazzante, ove a rimanere penalizzati, o utilizzati senza profitto, appaiono in testa i due attori famosi coinvolti, Papaleo e Storti, davvero sempre troppo uguali ai cliché di troppi loro personaggi precedenti.

Il secondo episodio, quello più anomalo tra tutti, che esula la famiglia per dedicarsi, coerentemente con il tema della festa prescelta, al mondo lavorativo, è quello più valido e riuscito: due soli attori coinvolti giganteschi come e più del solito (i già citati Bentivoglio e Battiston), per un confronto serrato e semiserio ove nessuno si rivela vincente, ed il dramma del vivere in un mondo ingiusto trapela come unica certezza dilagante.

Detto ciò, nel suo complesso, I peggiori giorni si rivela un'opera riuscita solo in parte, inevitabilmente discontinua e tuttavia in grado di lasciarsi guardare con una certa scioltezza.

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