Regia di Nora Ephron vedi scheda film
Russ Richards (Travolta) è una celebrità in città; è presidente del Rotary, firma autografi e ha un hamburger che porta il suo nome. Di mestiere legge le previsioni del tempo, ma con una verve da deejay. Eppure, è riuscito a indebitarsi con mezzo mondo. Mal consigliato dal luciferino Gig (Roth), Russ tenta la via dell’illegalità con una finta rapina ai propri danni per truffare l’assicurazione, ma peggiora la situazione. Non rimane che truccare l’estrazione televisiva del lotto, con la complicità della “donna della fortuna” (Kudrow), che è anche la sua amante. L’idea forte è l’ambientazione nel mondo delle Tv di provincia, che sono la spina dorsale della Tv americana: un’informazione a base di notizie su traffico, clima e sagre (lo ricordava il giornalista Kapuscinski: quando nel Michigan si parla di “notizie dagli altri Stati”, sono le notizie dal Montana, non quelle dall’Iran). Per la prima mezz’ora di “Magic Numbers”, tutto fila a meraviglia: un ritmo due volte più veloce del cinema americano medio, tre attori che stanno al gioco con classe (Travolta che sfrutta la sua aria un po’ bollita, la Kudrow transfuga da “Friends”, Roth schizzatissimo). Poi tutto si adagia nei consueti meccanismi del film-colpo. Ma il risultato rimane godibile, specie con questi chiari di luna del cinema statunitense.
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