Regia di Jean Becker vedi scheda film
Con questo film Jean Becker (“L’estate assassina”, “I ragazzi del Marais”) rende omaggio a certo cinema popolare francese del passato e al cinema del padre. Si ispira a un capolavoro della commedia nera, “Ho ucciso mia moglie”, diretto nel 1951 da Sacha Guitry e interpretato magnificamente da Michel Simon, con un copione e una messa in scena senza sorprese, con i colori pastello e le linee elementari di un disegnino della domenica. La vena rurale, provinciale, naturalista del regista irrora un film desueto e anacronistico. In un piccolo borgo francese, Jojo (Villeret) è un contadino infelicemente sposato con Lulu (Balasko). L’unico vero problema del candido protagonista, consigliato dalla vecchia maestra, sostenuto dagli amici del bistrot, è la sgradevole, malevola, acida moglie con la quale vive, tra perfidi scherzi, in un podere denominato Paradiso. Ognuno dei due pensa di eliminare l’altro e l’impresa riesce a Jojo che ha la provvida accortezza di assicurarsi, con l’inganno, l’assistenza di un celebre penalista (Dussolier). Pur nelle libertà del remake, il regista firma una fotocopia sbiadita, inverosimile, con una perfidia troppo sommessa. Abbastanza bravi gli attori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta