Ballano i promessi sposi, ballano i rispettivi familiari, ballano il "wedding planner" (che mangia i fiori gialli delle cerimonie, ha una madre preoccupata soprattutto di non avere una nuora, dei nipotini e dei titoli di Borsa che salgono) e la sua futura moglie. Danzando e cantando sotto la pioggia monsonica, si concludono i movimentati giorni di preparazione del matrimonio di Aditi Verma...
Note
La Nair - lanciata nel 1988 da _Salaam Bombay_, al quale è seguita una filmografia non proprio impeccabile - ha sempre pensato più a Hollywood, riveduta in chiave "local", che all'eccezionale tradizione del cinema d'autore indiano (Satyajit Ray su tutti). Interessata a incuriosire lo spettatore internazionale e non di nicchia, pratica un cinema più controllato e abile rispetto agli stereotipi e alla dimensione avventurosa e melodrammatica dei filmoni commerciali prodotti dall'industria cinematografica del suo Paese, e cucina un "curry-movie" da esportazione: a tratti gustoso, gradevole e divertente, a tratti fasullo. In questa circostanza, la regista insiste su una Nuova Delhi dipinta come colorato universo globalizzato, ma le immagini di strada (testimonianza del suo passato di documentarista) contraddicono le sue dichiarazioni. Le disavventure di congiunti, servitù, emigrati di ritorno e altri invitati, in realtà, sono uno spiedino - croccante e speziato - di commedia, soap e musical. Nel 2001, il film si è aggiudicato il Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia.
In un clima di festosi preparativi nuziali in una famiglia altoborghese Indiana si snodano varie situazioni, ciascuna delle quali offre un quadro umano con i relativi risvolti. Il film è ben recitato e si segue piacevolmente.
Non sono riuscito a vederlo tutto, forse perché conosco queste tradizioni indiane e non mi piacciono questi matrimoni organizzati, dove le famiglie parlano di figli, del loro futuro e decidono per loro.
niente di che. si poteva benissimo evitare l'assegnazione del leone d'oro. una commediola con personaggi presi in mezzo alla strada( la regista ha scelto gli "attori" tra i suoi familiari…).
Fra danze e colori sgargianti di vestiti e trucchi, il film di Mira Nair, vincitore (e continuiamo a chiederci come!) del Leone d'Oro, scorre come una soap televisiva anche abbastanza noiosa.
un film piacevole anche se a tratti sembra un documentario valtur o una recita scolastica.esagerato leone d' oro (ma non c'era nient' altro,caro moretti?).comunque ottime le ambientazioni e i costumi
“Monsoon Wedding” si avvia con un'esplosione di colori ed un ritmo funk sinuoso, facendoci immergere immediatamente in quell’atmosfera corale che avvolge il frizzante mood del lungometraggio. È una commedia romantica, a tratti languidamente melodica, sul divario che separa le generazioni di una famiglia indiana, in attesa di un… leggi tutto
UN LEONE D'ORO REGALATO DA UN MORETTI CHE E' BRAVO COME REGISTA E' POCO CREDIBILE COME CRITICO (HA STRONCATO STRANGE DAYS E HENRY PIOGGIA DI SANGUE).
COMMEDIOLA POCO INTERESSANTE,CHE NON SVILUPPA I TEMI PRESENTI (GLI SCONTRI CULTURALI,LA VITA VERA DEL POPOLO INDIANO) PER COSTRUIRE UNA VICENDINA SU DI UN MATRIMONIO COME SE NE VEDONO A DECINE.GLI ATTORI SONO BRAVI,LA FOTOGRAFIA E BELLA...MA… leggi tutto
Non esiste una parola per indicare il patema e l'inutilità del film, la noia comincia a invadere il tuo corpo dalle gambe che si addormentano per arrivare via via al cervello che asfissiato comincia a impazzire provocando sete fame e sbadigli di incommensurabile portata che possono causare il distacco della mascella!! il consiglio è di far saltare in aria i cinema che lo trasmettono leggi tutto
Oggi, 31 agosto 2016, inizia ufficialmente la 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Un'edizione un po' particolare quest'anno. Infatti, l'intero Paese è ancora addolorato per il terremoto della…
“Monsoon Wedding” si avvia con un'esplosione di colori ed un ritmo funk sinuoso, facendoci immergere immediatamente in quell’atmosfera corale che avvolge il frizzante mood del lungometraggio. È una commedia romantica, a tratti languidamente melodica, sul divario che separa le generazioni di una famiglia indiana, in attesa di un…
Mira Nair incastona abilmente - nella frastagliata e contraddittoria realtà dalla quale proviene (un’India cosmopolita dai mille volti) - un brulichio di contrastanti sentimenti e stati d’animo in un vivacissimo e colorato mosaico familiare. Il risultato è un’intensissima esperienza corale, la cui (a tratti) scarsa limpidezza esige - ed ottiene - un’inaspettata (viste le previsioni di…
Su richiesta dell'utente Cantautoredelnulla, volentieri lanciamo questa taglist sulla celebrazione del matrimonio e sulle feste di nozze. Ovviamente il tema si spiega da sé: quello che sancisce l'unione tra due…
Matrimonio con i crampi in salsa bollywoodiana.Di matrimoni con i crampi trabocca la cinematografia hollywoodiana e a vedere questo film ha molto di hollywoodiano nella sua costruzione.E'però bollywoodiano nella confezione,nei costumi,nel modo di recitare con questi vivacissimi attori che gesticolano come portuali al lavoro.Per il resto è il solito calderone di amici e fidanzati…
Con l'uscita al cinema di "27 volte... in bianco", uno sguardo sulle più celebri pellicole degli ultimi anni che hanno come tema di fondo il matrimonio. Tra romanticismo e comicità...
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Commenti (7) vedi tutti
In un clima di festosi preparativi nuziali in una famiglia altoborghese Indiana si snodano varie situazioni, ciascuna delle quali offre un quadro umano con i relativi risvolti. Il film è ben recitato e si segue piacevolmente.
commento di UgoCatoneVoto 6. [08.09.2012]
commento di PPNon sono riuscito a vederlo tutto, forse perché conosco queste tradizioni indiane e non mi piacciono questi matrimoni organizzati, dove le famiglie parlano di figli, del loro futuro e decidono per loro.
commento di sillabaMa come ha fatto un filmettino così insulso a vincere il festival del cinema di Venezia. Ma che ci ha visto Moretti?
commento di florentia violaniente di che. si poteva benissimo evitare l'assegnazione del leone d'oro. una commediola con personaggi presi in mezzo alla strada( la regista ha scelto gli "attori" tra i suoi familiari…).
commento di carpaFra danze e colori sgargianti di vestiti e trucchi, il film di Mira Nair, vincitore (e continuiamo a chiederci come!) del Leone d'Oro, scorre come una soap televisiva anche abbastanza noiosa.
commento di rosebudun film piacevole anche se a tratti sembra un documentario valtur o una recita scolastica.esagerato leone d' oro (ma non c'era nient' altro,caro moretti?).comunque ottime le ambientazioni e i costumi
commento di stanley