Padre Gabriele Amorth è stato a lungo - dal 1986 fino alla morte, avvenuta nel 2016 a 91 anni - esorcista della diocesi di Roma, avendo praticato più di 100mila rituali di purificazione dal maligno nel corso della sua vita. Questa è la storia della sua lotta contro Satana.
Note
Tratto dai memoriali di Padre Amorth, Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista.
Travisata la figura di Amorth,cui il film è ispirato. Un Crowe bravo ma che ridicolizza il pur ironico prete di Modena.Forse anche l'aspetto fisico ha inciso.Pare un'americanata,Von Sidov, approfondiva il travaglio interiore e lo trasponeva nella pellicola;qui manca, almeno a quel livello.
Troppi effetti da PlayStation. Voto 5 meno...
Solito "esagerato" horror malamente ispirato da L'esorcista, del tutto distante dalla reale, inquietante (per aspetto, psicologia e persino nel nome), figura di padre Amorth. Un peccato vedere Franco Nero e Russel Crowe ridotti a partecipare a questo film scontato, prevedibile e banale.
Per chi è solito fruire di horror a tematica possessione, non c'è niente di nuovo, salvo il piccolo colpo di scena finale, già spoilerato dal trailer. Il resto è un susseguirsi di cliché del genere, con personaggi di contorno scarsamente caratterizzati e momenti quasi parodistici. Gli effetti speciali, la durata contenuta e Crowe salvano la visione
Il film crea una concatenazione di linguaggi ben bilanciati tra loro. Efficace il tocco scanzonato all’interno di un certo tipo di horror americano generazionale. Il regista australiano fa sue le convenzioni del sottogenere della possessione per ragionare ancora sulla coesione di stili. Effetti visivi e Russell Crowe di forte impatto. Accettabile.
Rilettura divertita e un po' farneticante della figura di padre Amorth, con un Crowe gigione e simpatico. La componente horror è diluita da ironia e cliché ma il comparto tecnico tra regia, make up (molto) e CGI (poco) è di tutto rispetto. Godibile, spaventoso per i poco avvezzi all'horror, spassoso per i più smaliziati di ogni età.
Spagna, metà degli anni '80. Una famigliola statunitense prende dimora in un antico edificio da poco ereditato. Il luogo, che, in passato, fu un'abbazia, è teatro di un evento singolare; un giovanissimo membro della famiglia, muto dal giorno in cui il padre morì, a causa di un incidente d'auto, improvvisamente ritrova la parola, assume un atteggiamento violento, e commette… leggi tutto
Un bel film del suo genere. Un genere stranissimo: un horror ecclesiologico.
Entrambe la funzioni, quello del paranormale inquietante e quello della fede, sono svolte bene: con onestà e profondità di contenuti, assieme alla spettacolarità. Effetti speciali (essenziali per far apparire l’inverosimile), e la sceneggiatura incalzante e coerente cospirano per… leggi tutto
Loyola production. Come dietro L'Esorcista, anche in questo caso, i "mandanti" sono i gesuiti. Tuttavia, mentre nel primo caso c'era un regista di classe, questa volta c'è un manager da supermarket, adeguato ad un pubblico di soap opera. La tesi portata avanti dal film è che l'Inquisizione sarebbe opera di Asmodeo, re degli inferi, sopravvissuto ai rituali del… leggi tutto
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Un bel film del suo genere. Un genere stranissimo: un horror ecclesiologico.
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Commenti (8) vedi tutti
Di certo non un filmone, ma è molto godibile. Diciamo pure che ad alzare il livello c'è un Russell Crowe che comunque si è divertito nella parte.
commento di PsychomammaTravisata la figura di Amorth,cui il film è ispirato. Un Crowe bravo ma che ridicolizza il pur ironico prete di Modena.Forse anche l'aspetto fisico ha inciso.Pare un'americanata,Von Sidov, approfondiva il travaglio interiore e lo trasponeva nella pellicola;qui manca, almeno a quel livello. Troppi effetti da PlayStation. Voto 5 meno...
commento di stany11Nessun film può superare il capolavoro di Friedkin Interrotto prima della metà Mi spiace per Russel Crowe. Film di merda
commento di PepsinaSolito "esagerato" horror malamente ispirato da L'esorcista, del tutto distante dalla reale, inquietante (per aspetto, psicologia e persino nel nome), figura di padre Amorth. Un peccato vedere Franco Nero e Russel Crowe ridotti a partecipare a questo film scontato, prevedibile e banale.
commento di undyingPer chi è solito fruire di horror a tematica possessione, non c'è niente di nuovo, salvo il piccolo colpo di scena finale, già spoilerato dal trailer. Il resto è un susseguirsi di cliché del genere, con personaggi di contorno scarsamente caratterizzati e momenti quasi parodistici. Gli effetti speciali, la durata contenuta e Crowe salvano la visione
commento di Fanny SallyRecensione altamente spiritata, no, spiritosa, piccante e infernale, giocosamente dissacrante.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirIl film crea una concatenazione di linguaggi ben bilanciati tra loro. Efficace il tocco scanzonato all’interno di un certo tipo di horror americano generazionale. Il regista australiano fa sue le convenzioni del sottogenere della possessione per ragionare ancora sulla coesione di stili. Effetti visivi e Russell Crowe di forte impatto. Accettabile.
commento di Antonio_MontefalconeRilettura divertita e un po' farneticante della figura di padre Amorth, con un Crowe gigione e simpatico. La componente horror è diluita da ironia e cliché ma il comparto tecnico tra regia, make up (molto) e CGI (poco) è di tutto rispetto. Godibile, spaventoso per i poco avvezzi all'horror, spassoso per i più smaliziati di ogni età.
commento di Aaanton71