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What the Waters Left Behind: Scars

Regia di Nicolás Onetti vedi scheda film

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La recensione su What the Waters Left Behind: Scars

di undying
7 stelle

Sequel, nonché quasi remake di remake (ossia di "What the Waters Left Behind" e "Non aprite quella porta"), girato con grande cura e non privo di angoscianti sequenze. Dirige (e coproduce assieme all'italiana Minerva) l'argentino Nicolás Onetti, supportato dal fratello Luciano (solo autore delle musiche).

 

locandina

What the Waters Left Behind: Scars (2022): locandina

 

Il complesso inglese rock "The Ravens", completa un tour fallimentare in Argentina. La scarsità di pubblico, fonte di preoccupazioni e attriti tra i componenti - Billy Bob (Matías Desiderio), Jane (Clara Kovacic), Mark (Juan Pablo Bishel), Javi (Agustin Olcese) e Sophie (Eugenia Rigón) -, diventa ben presto il problema minore. Al termine dell'ultima esibizione in programma, Billy s'invaghisce di un'ammiratrice di nome Carla (Magui Bravi), dopo essere stato coinvolto dalla stessa in un intenso rapporto sessuale occasionale, per la quale - in contrasto con i colleghi - ottiene di offrirle un passaggio verso casa. Durante il viaggio i due non riescono a fare a meno di accoppiarsi, facendo irritare Jane che tratta a male parole Carla, ottenendo il risultato di farla allontanare a piedi, seguita da Billy, dopo una sosta forzata. Il gruppo scopre di essersi fermato tra le rovine di Epecuén (Buenos Aires), ex villaggio turistico distrutto da un'alluvione nel 1985. Turbati dall'irreale e inquietante ambientazione, gli artisti vorrebbero andarsene prima possibile ma Billy ha dimenticato il cellulare sul camioncino pertanto decidono di attendere il suo ritorno. Troppo tardi si rendono conto di essere caduti in una trappola: assaliti dagli zii di Carla, vengono condotti presso un vecchio mattatoio per essere sottoposti a dolorose e agghiaccianti torture. La famiglia di Carla, guidata dal patriarca Tadeo (Mario Alarcón), è infatti composta da cannibali psicopatici e maniaci sessuali.

 

"I miei faranno un bel barbecue: adorano avere ospiti."

(Carla)

 

scena

What the Waters Left Behind: Scars (2022): scena

 

Gradito ritorno dietro la macchina da presa dei cineasti/produttori argentini Onetti, anche se stavolta a dirigere resta il solo Nicolás (il fratello Luciano si occupa della colonna sonora), in questa occasione supportati economicamente dalla Minerva, essendo questa una coproduzione con l'Italia. Dopo l'interessante omaggio al cinema giallo tricolore, Nicolás ha proseguito freneticamente la carriera di produttore. Come regista ha quindi licenziato Abrakadabra (sul cui set era presente anche Eugenia Rigón, la Sophie di What the Waters Left Behind: Scars) e prima di questo, ha girato l'inedito The 100 Candles Game (2020), quindi The Last Boy on Earth (2023). Siamo di fronte all'opera di due tra i più importanti nomi del panorama cinematografico fantastico argentino e non solo. Nel caso di What the Waters Left Behind: Scars, gli Onetti hanno scelto di rifare per la seconda volta un remake non ufficiale di Non aprite quella porta (Tobe Hooper, 1973), riportando sullo schermo gli stessi protagonisti "malvagi" intravisti in What the Waters Left Behind (2019), nella medesima suggestiva scenografia costituita dalle rovine di Epecuén. Ritroviamo così l'ottimo attore Germán Baudino nel ruolo di Antonio (un incipit allucinante, ambientato alle Falkland, ne tratteggia il passato di reduce di guerra), personaggio sodomita e cannibale più disturbante della "famiglia", mentre  Chucho Fernández ricopre nuovamente il ruolo dello sfregiato Chimango. Per il resto non si tratta di un sequel, essendo in pratica la medesima storia già raccontata nel film precedente, partecipata con sofferenza da un differente gruppo di vittime. Il risultato non si discosta dal predecessore grazie alle convincenti interpretazioni del cast, alla suggestiva scenografia e alla capacità tecnica del regista e dei suoi collaboratori (rilevanti sia la bella cinematografia di Luciano Montes de Oca, sia i sanguinosi effetti speciali). Una pellicola destinata a un pubblico molto specifico: alla ricerca di un brivido viscerale, tipicamente anni '70, che trascura la trama (lo sviluppo della sceneggiatura, opera di Camilo Zaffora, è molto prevedibile) e l'originalità in favore di un clima morboso e angosciante, destinato a concludersi in maniera nichilista e tragica. Praticamente identico al predecessore anche in termini di accesi cromatismi e fotografia irreale, quindi altrettanto riuscito, What the Waters Left Behind: Scars ha finalmente raggiunto la via dello streaming anche in Italia dopo un anno dal rilascio in Argentina e USA.

 

scena

What the Waters Left Behind: Scars (2022): scena

 

"Cannibale (s.m.). Un gastronomo della vecchia scuola che conserva gusti semplici e rimane fedele alla dieta naturale del periodo anteriore alla macellazione del maiale."

(Ambrose Bierce)

 

Trailer

 

F.P. 03/07/2024 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 85'24")

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