Fausto Perbellini e Fausto Biasutti sono due orsi di mezza età che stringono un'amicizia improbabile a causa del nome di battesimo condiviso. Hanno anche un obiettivo comune: vivere una vita frugale in campagna fuggendo dal trambusto di Roma. Dopo il trasloco nella casa ereditata dal Biasutti sulle colline friulane, i due Fausto tentano goffamente di avviare un orto, mentre cercano di ingraziarsi la gente del posto. Quello che non ti uccide ti rende più forte, e Perbellini e Biasutti crescono grazie ai loro errori. Imparano come ascoltare la natura, come amare e come costruire una comunità.
Due amici, un po' pasticcioni e un po' in gamba, decidono di trasferirsi in un piccolo centro rurale del Friuli più nascosto. Apprezzabile esordio di Battiston dietro alla macchina da presa.
Film sempliciotto, trama e personaggi al limite del sonnacchioso ma riesce comunque ad essere scorrevole e ogni tanto scappa qualche risata. Scarsa la sceneggiatura. Nel complesso sufficiente.
Film delicato, e già perciò prezioso. In punta di piedi, veniamo portati in un luogo dove la tecnologia non ha fagocitato l'uomo, ma ne è ancora alleata (trattore, auto da 4 soldi, ma senza trappole per la sorveglianza digitale, e poco altro). Operazione lodevole, per rammentarci cosa stiamo perdendo come umani e società.
“Io Vivo Altrove!”, ispirata (d)al postumo (1881) “Bouvard et Pécuchet” di Gustave Flaubert [ossimorico-dicotomico rispetto tanto a “el Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha” (1605-‘15) di Miguel de Cervantes quanto al “Candide, ou l’Optimisme” (1759) di Voltaire], l’opera prima di Giuseppe "Bouvard"… leggi tutto
AL CINEMA
"E noi qui, sdraiati come gatti ... sui rami come gli usignoli."
Due ideali sognatori vicini alla cinquantina, disillusi e isolati dalle rispettive indoli protese all'asocialità, si ritrovano ad una gira e, dopo aver scoperto di chiamarsi entrambi Fausto, e di coltivare interessi ben al di fuori della maggior parte delle persone che sono costretti a frequentare, decidono di… leggi tutto
Niente male questa prima regia di Battiston, attore che si è conquistato a poco a poco un posto di rispetto nel cinema italiano. Ricordo di averlo visto la prima volta nei panni del ciccione esagitato, lasciato dalla moglie, di “L'uomo perfetto” di Luca Lucini (2005). E da quel momento non è stato fermo un attimo.
Secondo me Battiston sa dirigere: sa scegliere…
Fausto e Fausto sono due conoscenti molto diversi tra loro, ma uniti da una passione: quella per la campagna. Entrambi vivono malissimo lo stress della routine cittadina e, quando uno dei due eredita una casa nel verde di un paesino sperduto, i due decidono di trasferirsi là e cominciare una nuova esistenza rurale, rilassata e a stretto contatto con la natura.
L'esordio di Giuseppe…
Fausto Biasutti, un anonimo bibliotecario, stringe amicizia con Fausto Perbellini, altrettanto dimesso dipendente della società del gas, appassionato di fotografia. I due, abitanti a Roma, esprimono disagio per la frenesia della modernità e lo straniante contesto urbano. Hanno però un'occasione di cambiare le loro vite; il Biasutti eredita una casa di campagna con annesso…
Altrove può essere un luogo, o un sentire. In questo caso, è entrambi. I nostri protagonisti sono fuori dal loro tempo: usano fotocamere a pellicola, cartine stradali, e si danno del lei. La loro fuga li porterà a una vita dimenticata, in un "altrove" che un modo differente di rapportarsi a se stessi e al prossimo.
L'operazione cinematografica è riuscita solo…
“Io Vivo Altrove!”, ispirata (d)al postumo (1881) “Bouvard et Pécuchet” di Gustave Flaubert [ossimorico-dicotomico rispetto tanto a “el Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha” (1605-‘15) di Miguel de Cervantes quanto al “Candide, ou l’Optimisme” (1759) di Voltaire], l’opera prima di Giuseppe "Bouvard"…
AL CINEMA
"E noi qui, sdraiati come gatti ... sui rami come gli usignoli."
Due ideali sognatori vicini alla cinquantina, disillusi e isolati dalle rispettive indoli protese all'asocialità, si ritrovano ad una gira e, dopo aver scoperto di chiamarsi entrambi Fausto, e di coltivare interessi ben al di fuori della maggior parte delle persone che sono costretti a frequentare, decidono di…
Come previsto sono stati solo due i titoli usciti nell'arco della settimna scorsa che sono riusciti ad inserirsi nelle prime dieci posizioni del Box Office del weekend: Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese…
Come previsto - le anteprime realizzate lo scorso weekend avevano offerto un chiaro segnale di potenza - il nuovo capitolo di Me contro Te scalza dal primo posto Avatar: La via dell'acqua impedendogli di mettere a…
Dopo qualche lucrosa anteprima pianificata, e premiata con una buona prestazione economica al box office nello scorso fine settimana, l'ennesima avventura di Me contro Te invade le sale italiane (574 schermi)…
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Commenti (4) vedi tutti
Due amici, un po' pasticcioni e un po' in gamba, decidono di trasferirsi in un piccolo centro rurale del Friuli più nascosto. Apprezzabile esordio di Battiston dietro alla macchina da presa.
leggi la recensione completa di BalivernaFilm sempliciotto, trama e personaggi al limite del sonnacchioso ma riesce comunque ad essere scorrevole e ogni tanto scappa qualche risata. Scarsa la sceneggiatura. Nel complesso sufficiente.
commento di gruvierazFilm delicato, e già perciò prezioso. In punta di piedi, veniamo portati in un luogo dove la tecnologia non ha fagocitato l'uomo, ma ne è ancora alleata (trattore, auto da 4 soldi, ma senza trappole per la sorveglianza digitale, e poco altro). Operazione lodevole, per rammentarci cosa stiamo perdendo come umani e società.
leggi la recensione completa di Souther78Come si starebbe bene in campagna!
leggi la recensione completa di mck