Regia di Péter Forgács vedi scheda film
Il cinema ha bisogno di questi film.Dopo l'eccellente coppia Gianikin/Ricci Lucchi ecco un altro uomo coraggioso.Coraggioso perchè questo sperimentare utilizzando materiale vecchio è un atto rischioso,ma allo stesso tempo necessario.E quindi,l'arte di montare,ricostruire quel che è stato,far risplendere epoche almeno materialmente morte,far riflettere chi non vuole capire e colorare momenti di vita in bianco e nero (inteso sia come colore sullo schermo che nella realtà di allora) ha lo stessa forza (se non maggiore) di studiare un libro di storia contemporanea.
Il dramma della comunità ebraica magiara.Per non dimenticare.
Difetti di questo film:musica spesso ossessiva,voce off a volte invadente e scritte che appaiono con troppa insistenza. VOTO 6 ½
A differenza di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi,Peter Forgacs si affida a mezzi visivi e sonori (che ogni tanto stonano) per affermare la sua lezione.Coraggioso.
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