Regia di Anton Giulio Majano vedi scheda film
E' un mosaico fatto da tanti personaggi e storielle collegate dal fatto che i personaggi, nel corso dello svolgimento, in qualche modo vengono a contatto tra loro. La cornice è una domenica romana, il cui avvenimento principale è la partita Roma-Napoli, ambito appuntamento di tutti gli uomini dell'urbe. In complesso il risultato è discreto. I personaggi sono sbozzati abbastanza bene, ed alcuni in particolare hanno la loro carica umana, di sofferenza e di miseria. Il regista riesce a far centro con sufficiente precisione su certi comportamenti e certe situazioni. Quello che manca forse, è la capacità di andare a fondo e di dare più coesione all'insieme. Altri personaggi sono un po' piatti e di maniera, come i tifosi napoletani. La nota dominanante delle vicenduole è la frustrazione delle aspirazioni, e alla fine del film rimane una certa amarezza, appena mitigata da alcuni stacchi buffi o umoristici (come i battibecchi in famiglia). La stessa voce narrante, secondo me, cerca di smorzare il pessimismo che sottende a tutti i personaggi. In particolare, i due amanti, con i colpi di testa di lui e la tendenza di lei a mandare giù tutto, fanno abbastanza pena. In una particina c'è anche Nino Manfredi, doppiato però. Secondo me, tuttavia, Renato Salvatori è doppiato proprio da Nino Manfredi. Se è vero, è un giochetto abbastanza discutibile.
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