Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Poliziesco d'ambientazione francese.Desta curiosità qual plausibile metafora -anche- dei campi di confino negli anni'30 strutturati, in nostre piccole isole,dal Fascismo avvezzo,allora sulla via dei propri fasti imperialistici,a schiacciare con la morte civile dell'esilio interno ogni individuale dissenso al totalitarismo del suo Stato criminale.
"La vicenda, davvero inconsueta, non sembra avere referenti immediati nel cinema italiano di genere. Curiosamente questa storia di morti/non morti ricorda un film americano del 1932, White Zombies, un classico dell'orrore centrato sulla figura di Mister Legendre (un sinistro Lugosi) che tiene al suo servizio uno stuolo di servitori in stato di catalessi, non morti viventi vittime del vudù ma zombies resi tali da una perdita momentanea della coscienza". (Angela Prudenzi).
La cognitiva competenza della sceneggiatura di quest'opera, non è certo d'estetica originalità in taglio narrativo, volutamente elementare per il raggiungimento d'ogni differenziato andito culturale e psicologico di pubblico; capacità, direi più tosto, di sollecitazione, proprio dai risvolti di codesta esemplare semplicità, di dubbi positivi di ragione semantica riguardo alle parvenze borghesi d'ordine sociale -qual che ne sia- acquisito; e delle forze che in realtà le determinano, in sostanza con l'obiettivo di mettere al proprio egoistico servizio cittadini dunque ridotti senza rimedio alla stregua di massa -remissiva, oscurata, esangue...- di mera manovra da parte di politici Poteri.
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