Nella notte di San Silvestro, sulla via Cassia, il complesso residenziale "Le isole" è teatro di una serie di episodi conditi di sesso, droga, disperazione e violenza.
Note
Lo scrittore Niccolò Ammaniti, capofila riconosciuto della "generazione pulp", co-sceneggia con lo stesso Risi un soggetto tratto dal suo romanzo "L'ultimo capodanno dell'umanità": le dichiarate ambizioni metaforico-apocalittiche sulla decadenza della società contemporanea sfociano però in una sterile parata di false provocazioni, tanto urlate ed esagerate quanto spuntate e prevedibili. Pressoché invisibile in sala, uno dei flop più clamorosi del cinema italiano di fine millennio.
Film eccessivo, pieno di personaggi e situazioni sopra le righe (con un mucchio di attori conosciuti, più o meno talentuosi, utilizzati in parti più o meno marginali) che vuole essere rappresentazione dello sfascio di un'epoca. Grottesco anche troppo, macchiettistico assai, è riuscito solo in parte. Voto: 2 stelle e mezza (2024)
Eccessivo, parodistico, grottesco e chi ne ha ne metta. La trasposizione cinematografica della filosofia della "gioventù cannibale" fu un flop assoluto ma con il tempo è assurta al rango di cult assoluto. Da riscoprire!
Di pellicole così ripugnanti ne ho viste ben poche:se é vero che anche il grottesco ha la sua brava funzione educativa e l'arte dovrebbe indurre "piacere" visivo,qui tutto viene disatteso nel nome di un decadimento fine a sé stesso .Troppi nomi di impareggiabile bravura ridotti a larve(e non altro!)di personaggi di ferreriana memoria. Da evitare.
Uno dei film più brutti mai visti,ho resistito fino a dieci minuti del secondo tempo e poi ho cambiato canale.Tutto è banalissimo o gratuitamente volgare,lo strasconsiglio.
Recensione col vecchio nickname Titanic900:"E' un film da analisi, pazzo, drogato, perverso, sadomasochista, folle, violento, psicoapatico e strano. Nicolò Ammaniti è davvero uno scrittore eccezzioale. bravissimi tutti quanti."
Cattivisismo, diretto nella norma, ma molto, molto, molto, cattivo. Alcune sequenze da ridere molto riusicte, come quelle con Memphis e Tirabassi. Voto: 7
Alla fine degli anni 90 del XX secolo l'ombra lunga di Tarantino aleggiava sul mondo della settima arte, il successo di Pulp Fiction caduto proprio a metà di quel decennio aveva fatto scuola e influenzato il modo fare cinema anche in casa nostra. Non è un caso dunque se nel 1998 uscì nella sale questo L'Ultimo Capodanno, film dalle grandi ambizioni ma dallo scarso successo,… leggi tutto
Può un film decretare la fine temporanea di un regista stimato ed apprezzato? Sì. Un esempio lampante è L’ultimo capodanno, che rischiava di essere l’ultimo film di Marco Risi. Solo recentemente è tornato ai buoni livelli dei primi anni. Il film, tratto da un racconto dell’allora cannibale Niccolò Ammanniti, fu un fallimento economico ingente… leggi tutto
Credo che molti hanno parlato male di questo film senza neanche vederlo,così per partito preso.Un film travagliato sin dalla sua uscita in sala,preceduto da un aura di scandalo(quanto reale o quanto creata ad arte per ragioni di marketing?) che poi non ha attirato molta gente e poi sempre e comunque accompagnato da un brusio generale o quasi di disapprovazione.Ecco perchè l'ho… leggi tutto
Il titolo ed un importante cast di attori italiani farebbero pensare ad una specie di cinepanettone di fine anno, invece il film è tratto da un racconto di Niccolò Ammaniti “L’ultimo capodanno dell’umanità” dal quale prende forma con un senso ed un significato che va oltre la facile risata.
L’ultimo dell’anno è un occasione ed un…
Alla fine degli anni 90 del XX secolo l'ombra lunga di Tarantino aleggiava sul mondo della settima arte, il successo di Pulp Fiction caduto proprio a metà di quel decennio aveva fatto scuola e influenzato il modo fare cinema anche in casa nostra. Non è un caso dunque se nel 1998 uscì nella sale questo L'Ultimo Capodanno, film dalle grandi ambizioni ma dallo scarso successo,…
Io vidi questo film in cassetta (o DVD) e mi piacque molto. Se posso trovare un difetto è che (a differenza magari di un Pulp Fiction) non ci si può immedesimare con alcun personaggio perché tutti negativi. Marco Risi lo ritirò dalle sale (e fece male, secondo me) per le polemiche suscitate, credo per le scene violente. Non mi sembra però che i film americani…
Roma, metà degli anni '90. Gli abitanti di due condomini si preparano a festeggiare il capodanno; ad un primo sguardo, tutto sembra di "routine". I preparativi fervono, la cucine sono in piena attività, le persone vanno e vengono. Le porte chiuse degli appartamenti e delle stanze, in realtà, impediscono di comprendere a chi ne è fuori che le cose, tranquille ... non…
Rivisto dopo vent'anni dalla prima volta, l'ho trovato in effetti imperfetto e d eccessivamente caciarone ma comunque godibile. Per questo non abbasso il voto iniziale. M'ha fatto ridere due/tre volte di gusto, come non mi succede praticamente mai, anche se una volta per una battuta volgare più da cabaret che da film. Alcuni personaggi riusciti, altri meno. L'episodio con Monica Bellucci…
Come un buon panettone, ma non un cine-panettone, è questo sfortunato film di Marco Risi: L’ultimo capodanno. Da vedere o rivedere per diversi interessanti motivi: è una commedia tragicomica con risvolti grotteschi, genere in cui pochi registi italici si sono cimentati; si distacca di molto dalle proposte filmiche del periodo; fu un esperimento del regista, che si era…
L'ultimo capodanno '1998 - Marco Risi.
Durante lo scorrere della visione seguiamo l'intrecciarsi di numerose vicende che vedono protagonisti un gruppo di condomini, vicende che vedremo svolgersi all'interno di sei appartamenti situati nel comprensorio residenziale “Le isole” situato sulla via Cassia (Roma), durante il trascorrere della serata del 31 Dicembre.
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Commenti (13) vedi tutti
Grottesco, decisamente, voto 7
commento di stokaiserFilm eccessivo, pieno di personaggi e situazioni sopra le righe (con un mucchio di attori conosciuti, più o meno talentuosi, utilizzati in parti più o meno marginali) che vuole essere rappresentazione dello sfascio di un'epoca. Grottesco anche troppo, macchiettistico assai, è riuscito solo in parte. Voto: 2 stelle e mezza (2024)
commento di robynestaBellissimo ! L' apoteosi del grottesco! Voto 8
commento di Zico1964Eccessivo, parodistico, grottesco e chi ne ha ne metta. La trasposizione cinematografica della filosofia della "gioventù cannibale" fu un flop assoluto ma con il tempo è assurta al rango di cult assoluto. Da riscoprire!
leggi la recensione completa di GIANNISV66sto film è come "magnasse un panetto de burro"
commento di SladkiiCome un buon panettone, ma non un cine-panettone, è questo sfortunato film di Marco Risi.
leggi la recensione completa di vjarkivDi pellicole così ripugnanti ne ho viste ben poche:se é vero che anche il grottesco ha la sua brava funzione educativa e l'arte dovrebbe indurre "piacere" visivo,qui tutto viene disatteso nel nome di un decadimento fine a sé stesso .Troppi nomi di impareggiabile bravura ridotti a larve(e non altro!)di personaggi di ferreriana memoria. Da evitare.
commento di elcidcampeadorCapolavoro, punto e basta.
commento di mansiandreasUno dei film più brutti mai visti,ho resistito fino a dieci minuti del secondo tempo e poi ho cambiato canale.Tutto è banalissimo o gratuitamente volgare,lo strasconsiglio.
commento di fatsoRecensione col vecchio nickname Titanic900:"E' un film da analisi, pazzo, drogato, perverso, sadomasochista, folle, violento, psicoapatico e strano. Nicolò Ammaniti è davvero uno scrittore eccezzioale. bravissimi tutti quanti."
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Bello, molto divertente e gradevolissimo!
commento di SushiheroCattivisismo, diretto nella norma, ma molto, molto, molto, cattivo. Alcune sequenze da ridere molto riusicte, come quelle con Memphis e Tirabassi. Voto: 7
commento di SpielbergmanA me è piaciuto,l'ho trovato grottesco,ironico e "cattivo".
commento di vanessa