Regia di Upi Avianto vedi scheda film
Quando ci si trova al cospetto della compagine dell'intrattenimento indonesiano, e soprattutto quando si fanno i conti con due dei suoi autori di punta (Joko Anwar e Upi Avianto), sembra di poter assistere davvero al multiverso. L'Universe supereroistico di Gundala e di questo Sri Asih non è alternativo all'industria americana, è sostitutivo. Le ragioni dell'azione, le sue dinamiche, le sue risoluzioni, non si muovono in un contesto parallelo e inconciliabile con l'Occidente; sono invece rielaborazioni di quegli stessi output, costretti da un budget diverso - gli effetti speciali si giustificano solo col kitsch volontario - ma spinti dalle stesse idee sceniche. E anzi, con un'urgenza ipercinetica ancora più pressante: la condanna della corruzione dilagante tra i potenti dell'Indonesia. Il supereroe non è dunque affermazione individualista come in Occidente, ma spirito di rivalsa e di giustizia. Il complesso superomistico indonesiano - destinato a continuare con altri film, con le stesse pratiche narrative convergenti - è specchio di una società di caste, di bassifondi (Gundala) e di palazzi reali (Sri Asih), ma anche di una sostanziale schizofrenia che fa combaciare il gretto con il divino. E' anche quello che rende intriganti gli horror di Joko Anwar, questa capacità di danzare dentro il logorio della vita sottoproletaria.
Sri Asih vive di meno contrasti e di meno ambizioni rispetto a Gundala, oltre che di set pieces ben più scontati e orizzontali. Anche quando, nel finale, lo sdoppiamento invita a riflettere sull'ubiquità come dono supereroistico abbastanza inedito. Eppure porta avanti a testa alta questo progetto sostitutivo, invendibile in Occidente eppure intriso delle stesse voglie di intrecciare mitologie pre-esistenti e di crearne di nuove. Se i primi titoli del MCU (Iron Man, The Avengers) rispondevano però allo spettro del disastro terroristico e delle incertezze geopolitiche del Nuovo Millennio trovandone una sintesi monolitica e muscolare, i primi titoli di questo universo supereroistico indonesiano devono invece convivere con un disastro onnipresente e rispondervi continuamente. Perché il disastro non viene da fuori, ma da dentro, dai politici, dalle forze dell'ordine, dai vulcani.
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