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Perpetrator

Regia di Jennifer Reeder vedi scheda film

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La recensione su Perpetrator

di undying
1 stelle

Inclassificabile regia di Jennifer Reeder, seguente l'altrettanto inguardabile "Night's End" (2022). Un film che offre confuse idee progressiste, sviluppate artisticamente malissimo.

 

locandina

Perpetrator (2023): locandina

 

La vita della liceale Jonny (Kiah McKirnan) è piuttosto critica: vive con il padre Gene (Tim Hopper), sofferente per via di una strana malattia (il suo viso subisce inspiegabili metamorfosi), compiendo furti in abitazioni di lusso con il supporto di Kit (Vic Kuligoski), sperando di ottenere il denaro necessario e indispensabile per poi abbandonare la città. Gene decide di mandare Jonny a vivere dalla zia Hildie (Alicia Silverstone), certo che  quest'ultima si prenderà cura di lei. Il cambiamento però sembra non esserle d'aiuto, dato che sin dai primi giorni del trasferimento Jonny inizia ad avere strane allucinazioni. Inoltre, nei paraggi, agisce un serial killer le cui vittime sono ragazze adolescenti.

 

Kiah McKirnan

Perpetrator (2023): Kiah McKirnan

 

Jennifer Reeder, dopo aver diretto lo scarso episodio cornice di V/H/S/94 (2021), prosegue nel tentativo involontario di demolire il genere horror girando, in tempi di Covid, l'inguardabile Night's End (2022). Questa regista tenace, giunta a dirigere film indipendenti dopo aver realizzato oltre venti corti, testimonia come la perseveranza possa contribuire a rendere reali i sogni, ma testimonia anche il fatto che la quantità non va quasi mai, di certo in tal caso, di pari passo con la qualità. Nel caso di Perpetrator la Reeder, anche autrice della terribile sceneggiatura, conferma di essere poco predisposta in entrambi i ruoli. Questo pastrocchio inclassificabile (difficile attribuirgli uno specifico genere cinematografico) si schiera contro l'istituzione scolastica, quella dell'ordine e, ovviamente, tratteggia in genere gli uomini come misogini, naturalmente avversi alle necessità femminili. I contenuti sono confusi e poco chiari (che genere di malattia può provocare sintomi descritti con un risibile effetto di morphing facciale?), non meno delle intenzioni della regista che, in maniera spocchiosa, sceglie di mettere in scena troppi personaggi, sottotrame e situazioni senza risoluzione. Peraltro la Reeder gira male, inserisce sequenze lisergiche à la Cronenberg jr (già pessime all'origine dato che il pretenzioso modello di riferimento sembra essere quello di Infinity Pool) fini a sé stesse che contribuiscono a rendere il girato molto, molto, molto pesante. Né il cast artistico contribuisce a migliorare le cose, a cominciare proprio dalla mediocre interpretazione della protagonista (Kiah McKirnan). Pessimo pure il lavoro di post-produzione, con un montaggio schizofrenico e una snervante, sempre presente, martellante colonna sonora. La metafora del critico passaggio adolescente/adulto, trattato in chiave esclusivamente femminile, non giunge qui a buon fine. La visione di Perpetrator consiste in oltre 90 minuti di attesa, sperando in un finale chiarificatore che mai arriva. Un buon esempio di brutto cinema, per usare un eufemismo.

 

Kiah McKirnan

Perpetrator (2023): Kiah McKirnan

 

"Conservatore (s.m.). Uomo politico affezionato ai mali esistenti, da non confondersi col progressista che invece aspira a rimpiazzarli con mali nuovi."

(Ambrose Bierce)

 

Trailer

 

F.P. 13/09/2023 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 100'45") / Date del rilascio: USA, Regno Unito, Canada, Australia, 01/09/2023; Russia, 14/09/2023

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