Regia di Francesco Amato vedi scheda film
Terzo arrivato (dopo Natale in casa Cupiello e Sabato, domenica e lunedì) nell'operazione di recupero del teatro di Eduardo De Filippo che Rai Fiction sta realizzando, Filumena Marturano è anche il film meglio riuscito della terna. Merito soprattutto di due interpreti (Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo) che, miracolosamente, riescono a tenere il passo che fu di Loren e Mastroianni in quell'indimenticabile capolavoro di De Sica intitolato Matrimonio all'italiana.
La vicenda narrata è quella che ha per protagonisti l'aristocratico don Domenico (Gallo) e Filumena (Scalera), di ben diverso lignaggio. Tra i due c'è una storia di vecchia data che ha sempre mantenuto il dislivello di estrazione sociale: ex prostituta lei, che manda avanti la pasticceria di don Domenico, sottaniere e oziosamente agiato lui, che mira al matrimonio con la giovanissima figlia di un senatore interessato alla sua dote. Ma la perseveranza di Filumena nel rivendicare la vita che Domenico le ha da sempre promesso senza mai concedergliela arriverà a una svolta quando la donna gli rivela che uno dei tre figli che per anni gli ha tenuto nascosti è suo.
Pur conservando un chiaro impianto di origine teatrale, il film impressiona per l'avvincente confronto tra un Massimiliano Gallo che dà le giuste sfumatura da infingardo al suo personaggio e una Vanessa Scalera che vorremmo vedere molto più spesso al cinema, capace di un'interpretazione vibrante e sensuale.
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