Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
L'avanzata prepotente e chiassosa della nuova borghesia, volgare e dedita a falsi valori come quello dell'arricchimento facile che l'ha vista salire la scala sociale con troppa facilità e velocità. Non c'è davvero null'altro in questo film, che sarebbe sconcertante per la sua vacuità, se non fosse che è di Visconti: tutto normale per lui. Una lentezza esasperante ed un senso gravissimo di claustrofobia permeano la pellicola, con l'azione (ma quale azione? in sostanza ci sono quasi solamente dialoghi) sempre, perennemente inchiodata fra quattro mura ed un richiamo sottile alla morte nella figura del professore prossimo alla vecchiaia e sazio dei piaceri della vita - ciò che in fondo lo distanzia così tanto dallo spregiudicato nuovo vicinato. E se il professore prova a cambiare, a confrontarsi con i vicini (in una sorta di processo per mettersi al passo con i tempi), essi non danno alcun segno di cedimento e proseguono nella loro stolida amoralità. Atto di accusa sociale morbosamente, ossessivamente lento e macchinoso.
Un professore di scienze in pensione vive solo, circondato da quadri e libri, in un lussuoso appartamento romano. Una chiassosa e volgare donna viene a chiedergli di affittare l'appartamento sopra al suo, ma il professore non vuole saperne. L'arroganza e la faccia di bronzo della donna avranno la meglio e nell'appartamento si sistemeranno lei, il suo giovane amante e la figlia, generando una serie di problemi e fastidi al professore.
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Carissimo Miguel, lo vidi tanto tempo fa e lo trovai interessante, tanto che ho deciso di rivederlo. Del film mi rimare impresso un detto enunciato dal professore "I corvi vanno a schiere e l'aquila vola sola" che io ricordavo con " i corvi vanno in branco e le aquile volano sole", che secondo me è più corretto ma che non modifica la sostanza. Nella mia vita ho sempre rifuggito il "branco" e la "media" e quindi mi calza a pennello. Un caro saluto.
Senza dubbio un film dall'alto valore artistico, ma pur riconoscendolo non mi impressionò più di tanto. La frase che citi è assolutamente esemplare e da tenere sempre a mente, concordo con te. A presto.
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