Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
"Un ragazzo giovane e ingenuo che si indebita perché un amico gli dice che i macaron vendono più degli hamburger, decide di andare nello spazio come sacrificabile. Destinato a morire e morire di nuovo, Mickey vivrà la sua vita fino a quando non verrà 'ristampato' senza essere veramente morto."
Atteso per cinque anni dopo il trionfo di Parasite, il nuovo lavoro di Joon-Ho delude un po’ le aspettative con una fantascienza non pulita e che lascia più dubbi che altro. Tuttavia, se un grande Pattinson offre un’interpretazione molto valida del suo personaggio (anche con il cambio di voce) così come Ruffalo, la sceneggiatura non permette una performance altrettanto forte, buona e interessante.
Il primo punto da affrontare è: qual è il valore dell’amore in questo film? Creare la storia tra Mickey e Nasha era facilmente evitabile. Creata per cosa? Probabilmente per mostrare che Mickey non era solo, ma questa storia d’amore non funziona: cosa rappresenta Mickey per Nasha? Una persona che ama o solo un fallo attaccato a un corpo?
A parte il fatto che i vari Mickey, avendo lo stesso passato, dovrebbero anche avere lo stesso carattere, perché allora fermarsi al doppiaggio del 17 e del 18 che, guarda caso, sono agli estremi opposti dello spettro? Quando si ama qualcuno, si ama il suo modo di essere: è amore o solo attrazione sessuale quella che Nasha prova per Mickey?
Inoltre: come si riproducono i creepers? Ci viene mostrato solo un progenitore della loro famiglia e, a meno che non si riproducano per fissione, si crea un buco di trama assurdo sull’assenza di un’altra figura.
Il tema principale di questo film poteva essere quello della morte, ridotto invece a una singola frase stupida che tutti rivolgono a Mickey. In realtà Joon-Ho usa Mickey per portare avanti la storia, perché Nasha viene messa da parte per un po’, Marshall e Ylfa vengono introdotti molto tardi, e l’amico resta marginale alla storia con pochi approfondimenti.
Un’altra critica che mi sento di fare al regista (se posso) è la mancanza di profondità nei due pianeti descritti: la Terra e Niflheim. La Terra si vede in realtà in una sola scena e se ne parla tanto, viene descritta come disgustosa ma non si vede nulla di particolare; Niflheim invece era interessante da conoscere. Come si nasconde il fatto di non voler creare un mondo? È inverno, quindi copriamo tutto con la neve, così, perché sì. Su questo pianeta c’è solo una forma di vita, i creepers. Nient’altro.
Se consideriamo solo la prima mezz’ora, il film è in realtà estremamente didascalico, fino al punto di raccontare anche ciò che sta mostrando… perché? Questa scelta del narratore esterno ritorna poco dopo il flashback iniziale, ma perché far dire a Mickey quello che accade invece di mostrarlo semplicemente?
Si vede comunque che Joon-Ho si è divertito a farlo, ma questo non basta a creare un buon film che resta debole nella trama. È un film che guarderei volentieri di nuovo, ma di certo non è il migliore mai realizzato.
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