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Mickey 17

Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film

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La recensione su Mickey 17

di ANdaMI
7 stelle

locandina

Mickey 17 (2025): locandina

 

L'acclamato regista del pluripremiato Parasite, il sudcoreano Bong Joon Ho, torna al cinema in questo 2025 con Mickey 17, una commedia fantascientifica tratta dal romanzo Mickey7 di Edward Ashton. Per lui si tratta della terza collaborazione con il cinema americano, dopo il fortunato Snowpiercer del 2013 e il meno noto Okja del 2017. Ambientata nel futuro, la sceneggiatura, scritta da Bong stesso, vede Robert Pattinson vestire i panni di Mickey Barnes, un disperato che, pur di sfuggire agli strozzini, si imbarca in una missione di colonizzazione planetaria capitanata dal “visionario” Kenneth Marshall (Mark Ruffalo) e da sua moglie (Toni Collette). Essendo l’impresa molto pericolosa, Mickey si candida come “sacrificabile”. In poche parole, il suo compito sarà morire in continuazione, per poi rinascere clonato da una stampante 3D, al fine di sobbarcarsi tutti pericoli a cui andrebbero inevitabilmente incontro i restanti membri dell’equipaggio. Tuttavia, con il passare del tempo, le cose prenderanno una piega imprevista e Mickey si ritroverà a mettere in discussione il fine della spedizione e perfino sé stesso in qualità di essere umano. Del cast, oltre ai nomi già citati, fanno parte Naomi Ackie, Hollyday Grainger e Steven Yeun, quest’ultimo conosciuto per il ruolo di Glenn nella popolare serie televisiva The Walking Dead.

 

Robert Pattinson

Mickey 17 (2025): Robert Pattinson

 

Pur essendo una produzione statunitense, il tocco del regista premio Oscar si sente tutto. Mickey 17 presenta i soliti temi a lui cari, vale a dire uno sguardo compassionevole verso gli ultimi della società, l’antipatia per i ricchi e i potenti, l’esaltazione della collettività contrapposta al vile egoismo contemporaneo e capitalista, qui incarnato dall’infame Marshall di Mark Ruffalo che per certi versi ricorda la megalomania e le reali intenzioni di uno dei personaggi più discussi del momento. Mi riferisco al miliardario Elon Musk, convinto sostenitore della necessità di colonizzare pianeti, Marte in primis. Oltre a potenziali legami con l’attualità, Bong spinge verso una riflessione ancor più profonda: l’importanza della vita umana. Ognuno di noi è (e deve essere) unico e irripetibile. Il sogno di una comunità generosa che prende in considerazione ciascuno dei suoi membri è il vero futuro verso cui il genere umano dovrebbe tendere. Una visione sottolineata dal crudele trattamento usa e getta che invece sembra contraddistinguere il mondo attuale, avvicinandolo a quella distopia che la pellicola futuristica porta sullo schermo.

 

Naomi Ackie, Robert Pattinson

Mickey 17 (2025): Naomi Ackie, Robert Pattinson

 

Toni Collette, Mark Ruffalo

Mickey 17 (2025): Toni Collette, Mark Ruffalo

 

Nel raccontare la storia di Mickey, si è optato per un approccio umoristico. In effetti, i momenti comici hanno sempre fatto parte del repertorio filmico del regista ma questa volta ci si è dedicato anima e corpo puntandoci molto, forse anche troppo. Perché il film è complessivamente divertente, con battute spesso volgari e spiazzanti, esibizioni di grottesca violenza (ma tranquillamente sopportabili da chiunque) e personaggi sopra le righe. Lo stratagemma funziona però a tratti, intervallando momenti in cui si ride ad altri in cui si eccede nelle lungaggini. Alcune scene reggono bene, altre si rivelano inutili o semplicemente di troppo. Il messaggio che si voleva trasmettere, seppur comprensibile a tutti, rischia di passare in secondo piano rispetto alla grande dose di comicità, con quest’ultima che toglie forza comunicativa al prodotto finale.

 

Robert Pattinson

Mickey 17 (2025): Robert Pattinson

 

Pur non essendo incisivo quanto altri film prodotti in patria, come Memorie di un assassino, Madre e lo stesso Parasite, Mickey 17 vanta però una sempre bella regia, un montaggio azzeccato ed effetti speciali niente male. Robert Pattinson è stato molto bravo, specialmente nei momenti in cui “si sdoppia”, ritrovandosi con un odioso gemello. Certo, non sarà una performance attoriale a livello di quella esibita da Jeremy Irons nell’ Inseparabili di David Cronenberg, ma vederlo destreggiarsi in più ruoli rende giustizia alle sue doti camaleontiche. Il resto degli attori vale il prezzo del biglietto, tutti esagerano nei rispettivi ruoli, il tono del film è decisamente caricato al limite ma il fastidio non sopraggiunge mai ed anche le musiche si sposano bene con il girato.

 

 

 

Mickey 17 è un’opera complessivamente soddisfacente e sul pezzo, abbastanza satirica e grottesca da causare una certa dose di stupore. Probabilmente siamo di fronte ad una delle opere “minori” di Bong Joon Ho ma ciò non è un valido motivo per perdersela.

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