Regia di Valérie Donzelli vedi scheda film
Dopo anni di ibernazione sentimentale, a Blanche (Efira, perfettamente in una doppia parte e splendida come sempre) non pare vero di avere trovato in Greg (Poupaud, qui vicinissimo al personaggio interpretato nell'alleniano Un colpo di fortuna, e altrettanto legnoso), un ex compagno di scuola rincontrato per caso, l'amore della propria vita. A dispetto delle evidenti perplessità della sorella gemella - donna indipendente e volitiva - Blanche si fa irretire dall'uomo al punto da cambiare città, vittima di un inganno: è solo il primo di una lunga serie di soprusi che porteranno a un'escalation dall'inevitabile deriva giudiziaria.
Instancabile cantrice dei sentimenti (La guerra è dichiarata, Marguerite e Julien), Valérie Donzelli porta sul grande schermo una storia universale: quella di un'ossessione "amorosa" (ma di vero amore non c'è traccia in quel subdolo uomo egocentrato e manipolatore che è Greg) che conduce al controllo totale sull'altra (o sull'altro), in un vortice di illiberalità e violenza psicologica che - sul lungo andare - sfocia in quella fisica. Pur senza essere originalissimo (basterebbe ricordare lo spagnolo Ti do i miei occhi o il coevo, italiano, Familia), Il coraggio di Blanche ribadisce un tema caro al movimento #metoo con apprezzabile realismo.
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