Colleen vuol fare la fotografa ma deve star dietro alla figlia e tenere a freno l'attrazione per l'alcol; la bisex Kacey, che abita con lei, è momentaneamente single e vaga in cerca del suo cane; la quasi-cantante Kate vuole sentirsi libera e molla il fidanzato...
Note
L'iraniano Naderi esplora con maestria le solitudini della metropoli.
Ero rimasto così estasiato da "Manhattan by Numbers" (uno dei film più "extraterrestri" degli ultimi 30 anni: non tanto una passeggiata nè un'odissea nella Grande Mela, quanto un sogno, anzi una fantasmagoria) che mi attendevo un altro piccolo capolavoro dall'esule volontario Naderi. E invece, "A,B,C...Manhattan" mi ha in buona parte deluso. Certo, non si può negare… leggi tutto
Dell'alfabeto urlato dal protagonista nella sequenza finale de Il Corridore, giunge, comunque, forse sbiadito, fino all'America, l'eco: A, B, C...
Ecco che, allora, per l'ennesima volta, si riparte dall'alfabeto, simbolo di una nuova occasione, affinché si possa ricominciare da capo. Riniziare. Un'eterna altra chance. A, B, C...
L'ossessione… leggi tutto
tra le pettinature e un po' il modo di vestire,piu' che del '97 il film sembra dei primissimi anni '80 cmq,oltre questo la pellicola in visione risulta molto frastagliata e poco convincente,nonostante una certa bravura di fondo degli attori,anche se il tutto in stile molto pessimista.voto.5. leggi tutto
Dell'alfabeto urlato dal protagonista nella sequenza finale de Il Corridore, giunge, comunque, forse sbiadito, fino all'America, l'eco: A, B, C...
Ecco che, allora, per l'ennesima volta, si riparte dall'alfabeto, simbolo di una nuova occasione, affinché si possa ricominciare da capo. Riniziare. Un'eterna altra chance. A, B, C...
L'ossessione…
Siamo ancora nei paraggi dei Manhattan, che come ha più volte confessato il regista ormai fa parte del suo essere , nel senso che riesce a combaciare con il pensiero di uomo e regista, non disconoscendo la sua terra di origine, ma qui è riuscito a trovare un contesto giusto che collima con il suo pensiero. Qui analizza tre donne in un momento esistenziale di profonda crisi…
Ero rimasto così estasiato da "Manhattan by Numbers" (uno dei film più "extraterrestri" degli ultimi 30 anni: non tanto una passeggiata nè un'odissea nella Grande Mela, quanto un sogno, anzi una fantasmagoria) che mi attendevo un altro piccolo capolavoro dall'esule volontario Naderi. E invece, "A,B,C...Manhattan" mi ha in buona parte deluso. Certo, non si può negare…
tra le pettinature e un po' il modo di vestire,piu' che del '97 il film sembra dei primissimi anni '80 cmq,oltre questo la pellicola in visione risulta molto frastagliata e poco convincente,nonostante una certa bravura di fondo degli attori,anche se il tutto in stile molto pessimista.voto.5.
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Commenti (1) vedi tutti
Piani sequenza pedanti e un certo immobilismo. Naderi fatica mettere a fuoco quello che era nelle sue intenzioni.
commento di movieman