Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Peggiore dei tre, lui è sempre lui, mentre l'Italia rappresentata fa veramente cagare.
E riecco il tremendissimo Denzel Washington, formidabile come “vendicatore” e a riparare i torti altrui. Terzo episodio, massacrato dalla critica italica, è in effetti il minore del mazzo, anche se poi lui è sempre lui, l’”equalizzatore” che fa fuori i cattivi, i quali in fondo se lo meritano ed era ora. In questo film è però il resto che manca, e spesso si scivola nella comicità involontaria. E’ ambientato in Italia, ma l’Italia che si immaginano in USA, un Paese inesistente, totalmente falso, direi quasi scemo. Scene top, quando lei dice a lui, vieni, lascia stare la merda che mangi di solito, ti porto a mangiare come mangiamo noi, qua, la famosa cucina italiana, no, poi siamo in Campania, campa cavallo….invece no, la coppia scorre vari posticini splendidi, ristorantini dove uno si fionderebbe, non degnandoli di uno sguardo, fino a che lei, soddisfatta, si ferma….dal kebabbaro!!!!!!!! Ora, il kebab o kebap è buonissimo, certo, ma che cazzo c’entra? Ma non è finita, perché, beffa delle beffe, un pescatore si offre di preparare ai due idioti un polpo da poco pescato, e loro no, come dire, non siamo mica due turisti sprovveduti che inculi a destra e manca. Una scena veramente ributtante, chi l’ha scritta dovrebbe fare altro, nella vita. Non è l’unica stronzata, ce ne sono altre, tipo tutto il paesino che si schiera in difesa del Nostro, a un certo punto, e infatti il film è da 4, o massimo un 4/5, perché comunque le scene di azione ci sono e sono belle toste. Il film fu secondo negli incassi settimanali italiani, segno che il suo pubblico ce l’ha, certamente sarà rimasto sconcertato da questo terzo episodio, speriamo meglio per un eventuale 4, ma Denzel, ormai prossimo ai 70 anni, ha saggiamente detto che si chiama fuori. Nel mondo il film è andato bene, ma dei tre è quello che ha incassato meno.
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