Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
'The Equalizer 3' è un prodotto ben bilanciato con la sua parte action e una gradita profondità sul personaggio Robert McCall interpretato da un sempre grande Denzel Washington. Sempre un piacere vedere sullo schermo l'orgoglio italiano con i nostri bravi attori e i suggestivi paesaggi della Costiera amalfitana. Buona vita, Robert McCall!
Denzel Washington torna per la terza e ultima volta nei panni di Robert McCall e chiude così la fortunata ed amata trilogia action inziata nel 2014. Il film è riuscito ed ha un grande ritmo,ora vi spiego perchè ho apprezzato anche questo terzo film.
-Molto buona la scelta di ambientare il film in un paesino della Costiera Amalfitana:
ne valorizza lo spirito allegro e l'accoglienza calorosa della gente del posto.
- E' un action brutale. E' il capitolo più sanguinolento della saga: la violenza è rappresentata artigianalmente ai fini della storia e anche in maniera elegante,ma non è mai gratuita. Inoltre, il regista ha sfumato bene la componente action-thriller con un tono noir.
- Ma è anche un film profondo: Il personaggio di Denzel è turbato e ha dei dubbi sulla sua moralità: dopo tutta la violenza di cui è stato artefice negli anni,è un buono o un cattivo alla fine? Robert McCall all'inizio è timoroso e non conosce la cultura della gente italiana. E' sempre metodico, ordinato e riservato,ma per lui arriveranno risposte e sorprese sulla vita durante la permanenza in Costiera.
- Ovviamente Denzel Washington è magnetico e la sua performance cattura lo spettatore solamente guardandolo negli occhi.
- Gli attori italiani sono molto convincenti. Su tutti, Remo Girone, con la sua saggezza e signorilità,ma anche Andrea Scarduzio, il boss e pure il giovane Andrea Dodero,nei panni del fratello instabile e pazzo. Degli ottimi propositi per il nostro cinema.
-E' un ritorno ad una storia intima e personale, come il primo The Equalizer del 2014. Fortunatamente, il regista Fuqua ha virato in una direzione giusta ed appropriata per il personaggio McCall, riportandolo su una scala piccola e sullo scia del "giustiziere di quartiere", piuttosto che fare un film su vasta scala stile John Wick e James Bond.
-La scena finale è commovente.
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