Martin raggiunge la famiglia del cugino Tata Cuda in una cittadina vicino a Pittsburgh. Durante il viaggio in treno dissangua e uccide una ragazza. Tata lo accoglie freddamente: è convinto che il nipote sia un vampiro. Martin cerca indirettamente aiuto, ma il desiderio di uccidere è più forte di lui. Intanto lo zio si attrezza per uccidere il presunto nosferatu.
Note
Grande film del regista di "La notte dei morti viventi". Questa è purtroppo la versione italiana, con la musica posticcia dei Goblin e un montaggio diverso. Resta il fascino di una storia apparentemente horror, dimostrazione di come i veri mostri uccidano con l'arma del pregiudizio.
Romero solo pochissimi film è riuscito a fare dei capolavori; e questo non è uno di quelli, anzi è uno dei più noiosi della sua filmografia. Poche scene di sesso e poca suspance. Inutile sprecare tempo quando ci sono altri capolavori da vedere
Belle le scene nella casa della donna con l'amante e quella della sparatoria. In questi casi però la vera maledizione sono i tagli dell'edizione italiana (ben dieci minuti). Cameo per Romero nei panni di padre Howard. 8
“Martin” è la storia di un escluso della società. Un reietto condannato dall'ignoranza e dalla superstizione famigliare a sentirsi diverso. Un “assetato di sangue” vittima della propria malattia e debolezza. Un'anima in pena destinata a non trovare mai pace e a vagare in attesa del giorno del giudizio. È il titolo dell'edizione italiana, "Wampyr"… leggi tutto
Non so se è dipeso dalla versione italiana o meno, ma questo film ha delle voragini enormi, che ci lasciano interdetti nella visione. La storia è stranamente vuota, anche se le scene sono di effetto, la musica è posticcia, senz’altro dovuto alla manomissione di Dario Argento.
Quindi improponibile e poco giustificato il significato della storia.
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Uscito a metà anni Settanta,riproposto dopo la collaborazione tra George A.Romero e Dario Argento per realizzare "Zombi",con nuovo montaggio coordinato dal regista italiano,all'epoca all'apice del proprio successo,e colonna sonora nuova dei Goblin,"Wampyr" si intitolava in realtà "Martin",e narra l'impazzimento sanguinario di un giovane il cui nonno,proprietario di un negozio avviatissimo di… leggi tutto
Rivisto nella recente edizione in bianco e nero, sulla versione con il montaggio cinematografico U.S., e senza la imprescindibile colonna sonora formata con i brani dei Goblin da "Roller" e "Il Fantastico viaggio del bagarozzo Mark".
Non che il suddetto montaggio sia molto più lungo come in ''Zombi", e non aumenta il chiacchiericcio a volte tipico di una certa "teatralità" nel…
Romero inaugura la catarsi del vampiro moderno, che del comune personaggio immaginario esprime il senso effimero di pacatezza, il gusto per il sangue ma anche l’imprescindibile pessimismo esistenziale e antropologico. Uno psyco-horror dalle forti propensioni drammatiche che non rinuncia però all’arsenale del folclore macabro. Lineari e struggenti le musiche di…
"Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta…
Da sempre l'affascinante, conturbante figura del vampiro suscita l'interesse e stimola la creatività di molti, non solo nel mondo della letteratura, ma anche, e soprattutto, in quello dell'arte cinematografica..…
“I warned you, Martin. Nobody in the town, I said. Nobody in the town. […] Your soul is damned, Nosferatu.”
Treno notturno Indianapolis-Pittsburgh: in una cuccetta, si consuma di gran mestiere un'aggressione ai danni di una malcapitata. L'aggressore è Martin Madahas (John Amplas), ragazzotto dai tratti innocenti ma dalle abitudini vampiresche: è solito…
La Crisi come un'Occassione. Massima Utopia. Ce la faremo, perché l'alternativa è non farcela ( al massimo ce la faranno fare...che è da un pezzo che ce la stanno facendo ).…
Barboso e allucinato film di Romero, qui abbiamo un vampiro giovane e già la cosa mi disturba,non convenzionale il modus operandi del "vampiro". Peccato per la poca azione e per l'ambientazione che rendono poco interessante questo film. Si poteva fare qualcosa di meglio.voto 4
Uscito a metà anni Settanta,riproposto dopo la collaborazione tra George A.Romero e Dario Argento per realizzare "Zombi",con nuovo montaggio coordinato dal regista italiano,all'epoca all'apice del proprio successo,e colonna sonora nuova dei Goblin,"Wampyr" si intitolava in realtà "Martin",e narra l'impazzimento sanguinario di un giovane il cui nonno,proprietario di un negozio avviatissimo di…
Nell'estate del 1976 il regista Romero girò un ottimo film dell'orrore sui vampiri. La storia di un giovane vampiro che si nutre di sangue tramite siringhe è il pretesto per parlare del fondamentalismo religioso, del pregiudizio, del perbenismo borghese, del timore per i ''diversi'' e del provincialismo ignorante e bigotto. Gli elementi che ho citato poco fa determinano…
“Martin” è la storia di un escluso della società. Un reietto condannato dall'ignoranza e dalla superstizione famigliare a sentirsi diverso. Un “assetato di sangue” vittima della propria malattia e debolezza. Un'anima in pena destinata a non trovare mai pace e a vagare in attesa del giorno del giudizio. È il titolo dell'edizione italiana, "Wampyr"…
Non aspettatevi un horror. Questo film del film dell'orrore non ha nemmeno il travestimento. Si parla di adolescenza problematica e di passaggio all'età adulta, di turbe psichiche e di superstizione. Da evitare l'edizione italiana, ove, se non vado errato, la malatissima scena iniziale sul treno è stata eliminata.
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Commenti (6) vedi tutti
Romero solo pochissimi film è riuscito a fare dei capolavori; e questo non è uno di quelli, anzi è uno dei più noiosi della sua filmografia. Poche scene di sesso e poca suspance. Inutile sprecare tempo quando ci sono altri capolavori da vedere
commento di XANDERvoto : 7
commento di alice89un horror psicologico molto bello. il 15 febbraio esce in dvd la director's cut, di 95 minuti, con montaggio originale e senza musica dei goblin.
commento di redrum80Un'idea interessante, sfruttata mediocremente… Si alternano scene ben costruite a scene altamente deludenti e noiose.
commento di PlasticDollUN BEL FILM HORROR… MAI SCADENTE E SEMPRE COINVOLGENTE.. OLTRE AL VOLER ESPRIMERE QUALCHE COSA!
commento di columbiatristarBelle le scene nella casa della donna con l'amante e quella della sparatoria. In questi casi però la vera maledizione sono i tagli dell'edizione italiana (ben dieci minuti). Cameo per Romero nei panni di padre Howard. 8
commento di kotrab