Regia di Niki Caro vedi scheda film
Fra le distese ghiacciate dell'Alaska, dove una Jennifer Lopez ex-killer infallibile con la carabina e col coltello sopravvive e si nasconde, si consuma un dramma fra madre e figlia, perché le due si ritrovano, dopo dodici anni, per scampare ai nemici che le braccano. Nulla di nuovo in fatto di trama, ma la Lopez, qui mono espressiva, funziona.
Fra le distese ghiacciate dell'Alaska, dove una Jennifer Lopez ex-killer infallibile con la carabina e col coltello sopravvive e si nasconde, si consuma un dramma fra madre e figlia, perché le due si ritrovano, dopo dodici anni, per scampare ai nemici che le braccano. Nulla di nuovo in fatto di trama, ma almeno la Lopez, per quanto monoespressiva (per via del ruolo) è più convincente di tante altre donne d'azione moderne (a 53 anni, si concede una scena davvero sexy, in abito bianco da sera, ballando col cattivo Joseph Fiennes - quanta acqua è passata, per Joseph, da "SHAKESPEARE IN LOVE" , praticamente una vita fa -); le interessa decisamente il lato materno di questa sua killer silenziosa, e si vede fin troppo, anche se non è male nelle scene d'azione iniziali. Non mi spiace la perfomance della giovane Lucy Paez, nel ruolo della piccola Zoe, figlia della madre, mentre Fiennes sfregiato è usato poco, ma bene, anche se non è certo il David Carradine di "KILL BILL". Simpatico anche Omari Harwick nel ruolo dell'agente FBI, che ha in simpatia sia la madre che sua figlia (che è il co-protagonista della prima parte - sembra un altro film a parte, o quasi -) e scene d'azione funzionali e sanguigne, anche se non così irresistibili. Bello il prologo dell'interrogatorio della Madre, che finisce in un massacro e in ospedale. Promosso.
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