La recensione su Demeter - Il risveglio di Dracula

di alan smithee

7 stelle

CINEMA OLTRECONFINE - AL CINEMA

Demeter è un film che la distribuzione italiana ha reso raro.

Un film che, pur distribuito in soli 32 cinema dal 7 agosto, è riuscito a riempire quelle poche sale che hanno scelto di programmarlo.

In Liguria il film non è mai apparso, nemmeno a Genova direi, tanto da costringere qualche irriducibile cinefilo a recarsi fino in Costa Azzurra, a Nizza, per poterlo vedere.

Demeter si rivela un horror suggestivo, diretto con buon mestiere e un ottima predisposizione verso scenografie seduttive da un regista norvegese piuttosto noto nel comparto horror, di none André Ovredal.

Un cineasta piuttosto avvezzo a districarsi bene quando la posta in gioco prevede l'entrata in scena di personaggi mitici della leggenda popolare, o i luoghi comuni spesso più abusati, ma per nulla scontati, della tensione.

Una carriera scandita da opere come Troll Hunter - 2010, Autopsy - 2016, Scary story to tell in the dark - 2019, e il più recente Mortal - 2020, testimoniano la particolare predisposizione di questo cineasta a districarsi bene tra vampiri, mostri di pietra, camere mortuarie.

Demeter si concentra su un capitolo del romanzo dedicato al Principe delle Tenebre incentrato sul viaggio in vascello fino a Londra, effettuato in una cassa dal temuto vampiro transilvano.

Un viaggio maledetto che, raccontato nei suoi dettagli dal punto di vista di un medico di bordo imbarcatosi all'ultimo momento, scandisce l'inizio di un massacro peraltro annunciato da tutti coloro che, coscienti del pericolo, seppero rinunciare alla lauta ricompensa prevista, pur di abbandonare quel vascello.

Peccato che il personaggio del vampiro non sia affrontato degnamente, se non nella sua dinamica di mostro: una creatura alla Jeepers Creepers famelica e costretta a distruggere per mantenersi in forze per l'eternità.

A questo Dracula si potrebbe dire che, con una certa ironia di fondo, "manca la parola".

Il personaggio infatti assume le spoglie di un mostro in procinto di dare atto ad una trasformazione che lo renda più umano, ma che ce lo restituisce simile ad una bestia di satana, incapace di esprimersi, ma non certo di manifestare tutte le sue molteplici e mortali virtù e caratteristiche.

Tra il cast, ineccepibile, spicca il valido protagonista di colore Corey Hawkins, coadiuvato dall'unica presenza femminile, interpretata da Aisling Franciosi, nel ruolo di Anna, conterranea del vampiro, maledetta e costretta a perenne sacrificio per salvare i suoi cari.

Ma anche Liam Cunningham, nel ruolo del capitano della nave e il sempre inquietante attore David Dastmalchian (The Boogeyman) si rivelano presenze valide ed essenziali, come pure il bimbo scelto per interpretare il figlio del capitano, si rivela spigliato e in parte, seguendo il corso di una vicenda che condanna ad un terribile destino chiunque abbia intrapreso quel maledetto viaggio verso la fine.

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