Espandi menu
cerca
Kraven - Il cacciatore

Regia di J.C. Chandor vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Marco Poggi

Marco Poggi

Iscritto dal 5 settembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 23
  • Post 7
  • Recensioni 1290
  • Playlist 121
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Kraven - Il cacciatore

di Marco Poggi
6 stelle

Kraven il cacciatore, uno dei personaggi più oscuri della Marvel, ha il suo film Sony e quel che ne viene fuori è la storia dell'ennesimo antieroe che ottiene forza, agilità e la capacità di saper cacciare qualunque animale e/o uomo, dopo un drammatico incontro con un leone. Trash divertente, anche se inutile.

Kraven il cacciatore, uno dei personaggi più oscuri della Marvel (è stato il primo ad uccidere Spider-man, nei fumetti - ma era una trovata momentanea e pilotata, per dimostrare che il cacciatore era un miglior ragno umano del supereroe stesso, che venne pure sotterrato vivo, perché Kraven, gli aveva sparato, col suo fucile da caccia, una pallottola con un narcotico, che simula la morte -, nei fumetti, che ovviamente, in questo film non c'è, perché si vuole solo introdurre il personaggio, che veste di pelle), ha il suo film Sony e quel che ne viene fuori è la storia dell'ennesimo antieroe che ottiene forza, agilità e la capacità di saper cacciare qualunque animale e/o uomo, dopo un drammatico incontro con un leone,  durante una caccia con il padre e il fratellastro. Fra flashback e litigi con il padre autoritario, il film si sofferma sul rapimento del fratellastro di Kraven, Dimitri, per mano del perfido Rhino, aiutato dallo Straniero, dagli strani poteri. Violento, non adatto alle famiglie e alquanto trash, si fa guardare grazie alla presenza di Russell Crowe, che emerge su tutti. Aaron Taylor-Jones fa del suo Kraven un antieroe che ricorda il primo Rambo, di Sylvester Stallone, il nostro Sandokan (per il cambio della tigre, con il leone) e Tarzan, un antieroe buono, istigato da un padre perfido, il sopracitato Russell Crowe, che poteva ricordare il vero criminale dei fumetti. Nato come super-criminale di serie B, Kraven ha destato veramente interesse, quando l'autore J.M. de Matteis scrisse "L'ULTIMA CACCIA DI KRAVEN", nel 1987, quella ragno-storia, in sei parti, dove il cacciatore spara all'Uomo Ragno, "uccidendolo", sotterrandolo, prendendogli il suo costume nero (come ho scritto all'inizio), cacciando come un ferino Spider-man e poi, dopo che il ragno si risveglia e scoperchia la sua stessa tomba, gli scatena contro un uomo topo, di nome Vermin e si suicida, perchè nella sua follia era riuscito a ristabilire il suo onore ferito. Questo Kraven cinematografico, invece, quella follia non ce l'ha davvero, eppure è un personaggio in trasformazione, come il Rhino di Alessandro Nivola (che, per me, fa un po' rimpianere la precedente versione,di Paul Giamatti) e persino il Dimitri di Fred Hechinger, destinato a diventare il Camaleonte. Compare anche la strega Calypso, che nei fumetti è la sua amante africana, ma qui fa l'avvocatessa. La pecca dell'assenza dell'Uomo Ragno si ripete anche qui, il film sarà anche R-Rated, ma fare di un cacciatore che veste di abiti di pelle, un altro antieroe, come il Venom, di Tom Hardy, non è stata una buona idea. Russell Crowe è un Kraven invecchiato che poteva interpretarlo davvero, ai tempi del suo Massimo Decimo Meridio, magari sarebbe stato scelto da quel Sam Raimi, per un impossibile film sul suo Spider-man, con cui aveva già lavorato in "PRONTI A MORIRE",  il western con Shan Stone, del 1995, ma purtroppo, non lo sapremo mai. Sufficiente.  
 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati