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A Mad Max Saga: Furiosa

Regia di George Miller vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su A Mad Max Saga: Furiosa

di orsotenerone
7 stelle

Per me Mad Max è Mel Gibson, non posso transigere su questo, ma sia quello del 2015 con Tom Hardy sia Furiosa del 2024 hanno ben motivo di esistere.

La giovane Furiosa viene strappata dalla sua famiglia e si trova sotto il fuoco incrociato di due signori della guerra. Mentre i tiranni combattono per la supremazia, Furiosa cerca di ritrovare la strada di casa.

Un film che avanza ad episodi, raccontando tutta la vita di Furiosa fino all’epilogo del film del 2015. La cosa purtroppo non mi piace particolarmente, anzi, la trovo un pò noiosa.

 

Bisogna dire che il film non risulta mai noioso, ma soprattutto nella prima parte fatica a decollare, complice un Chris Hemsworth un pò troppo sopra le righe e um resto del cast un pò acerbo.

Una volta entrata in scena Anya Taylor-Joy cambia completamente il registro interpretativo, con un’attrice che dimostra una volta in più di essere capace di grande performance anche quando, come in questo caso, non è una parte adattissima a lei.

Il film, per il resto, si snoda alla George Miller con scene e scenografie gigantesche e pazzesche. Trama ridotta all’osso e dialoghi brevi e veloci.

 

Insomma, tutto immagine e vitalità.

Il film dura due ore e ventotto minuti, abbastanza ma non cosi tanto, alla fine per il tipo di film, ci si può aspettare anche una durata più lungo; resta certo che il tempo vola via.

Interessante due piccoli particolari: come il momento in cui Furiosa e Pretorian Jack sono seduti assieme e con la loro postura e le loro teste formano un cuore.

Conclusioni sul film Furiosa

Figo anche il discorso di Furiosa e la mela che si vede ad inizio e a conclusione film.

Il flop che ha avuto al botteghino, è del tutto immeritato per questa pericola che regala spettacolo dal primo all’ultimo minuto, compresi i titoli di coda.

Credo e mi auguro che avrà una rivalutazione nel corso degli anni, per premiare una regia supersonica, un Hemsworth sopra le righe ma iconico ed una Taylor-Joy sempre stupenda.

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