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A Mad Max Saga: Furiosa

Regia di George Miller vedi scheda film

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La recensione su A Mad Max Saga: Furiosa

di emil
8 stelle

"Oh what a day! What a wonderful day!"


Miller realizza un prequel adrenalinico ed esplosivo , che racconta le origini di Furiosa, ed estende così l'immaginario dell'universo di fuoco e sangue della saga di Mad Max di fatto anche e soprattutto al gentil sesso; questo infatti è il primo film della saga che vede protagonista una donna ed il suo dolore. Diversamente da Mad Max, ora sappiamo tutto di lei, della sua triste storia fatta di privazioni e del suo conseguente desiderio di vendetta.


E così succede che ci si ritrova volentieri in questa potente e folle distopia, in cui divengono familiari luoghi come "la cittadella", "Gas tow" e "Bullet Farm" , ultimi baluardi di salvezza (o morte),  in balia della brama di dominio di bande ciberpunk e dei loro boss. Fa la sua comparsa Dementus, figura malvagia quanto caricaturale interpretata gigionamente da Chris Hemsworth, leader in opposizione al già noto Immortan Joe, di tutt'altro spessore e malefica dignità, che insieme ai suoi figli di guerra, progenie malata e ciecamente sottomessa al proprio ignobile padre, è custode dei due beni più preziosi: il carburante e l'acqua, per il possesso dei quali si combatte la guerra.


Perché questo è un action rutilante ma anche  ambientalista, che ci ricorda attraverso la polvere del deserto la necessità di preservare e proteggere le risorse del pianeta, la terra delle molte madri, oasi verde ancora rigogliosa e prospera, nella quale si imbatteranno  ahinoi gli scagnozzi di Dementus, rapendo una Furiosa ancora bambina privandola così del proprio  futuro.

 

Questo mondo osceno, di cui però tutti vorremmo farne parte, imbrattato dalla polvere rossastra dell'outback australiano prende vita grazie ad una messa in scena che cura psicologie con poche, pochissime parole,  e  dettagli, molti dettagli, che fanno la differenza, e che scaraventano lo spettatore nel cuore  pulsante dell'azione.
Il cuore action del film è il lungo piano sequenza dell'attacco alla blindocisterna con i paracadute, una scena probabilmente realizzata con l'aiuto del digitale ma davvero coinvolgente, ma anche l'incipit e l'assalto a Bullet Farm si vede proprio che non scherzano. In generale ogni ripresa di inseguimenti e battaglie a folle velocità è una gioia per occhi ed orecchie , fra prospettive impossibili e rombo dei motori che accendono brividi e passione.
"Furiosa" non può uguagliare "'Fury Road" che resta un capolavoro, anche perché Anya Taylor Joy , seppur brava , non è Charlize Teron , ma straccia quasi  tutto l'action visto negli ultimi anni, divenendo da subito riferimento di genere ed ennesimo cult.

 

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