Regia di Chris McKay vedi scheda film
Quello che si è instaurato nei secoli e che lega la figura diabolica ed immortale del Conte Dracula (un esilarante e validamente sopra le righe Nicolas Cage) a quella del suo efficiente assistente conosciuto come Renfield (Nicholas Hoult), si è da troppo tempo trasformato in una sorta di simbiosi tossica che rende impossibile la vita del servitore, condannato per l'eternità a restare a disposizione del suo celebre e assetato padrone, godendo solo della medesima immortalità ostentata dal suo capo, e di una certa prestanza ottenuta cibandosi di insetti vivi.
Ai giorni nostri il perennemente giovane servitore si trova in analisi, intenzionato a trovare il modo di uscire da questa sua eterna dipendenza, approfittando del fatto che il conte si trova costretto a guarire da una brutta situazione che ne ha compromesso seriamente le caratteristiche fisiche.
Ma riuscire a togliersi di torno il conte Dracula, si rivela un'impresa tutt'altro che semplice.
Per fortuna il ragazzo non è solo, ma si imbatte in una dinamica vigilessa urbana (l'attrice di origini asiatiche Awkwafina, brontolona e sopra le righe fino a rivelarsi più insopportabile che smpatica), così tenace e intraprendente da contribuire ad aiutarlo non poco a risolvere la scottante dipendenza dal mostro.
Parte proprio bene questo scoppiettante Renfield, che si avvale di un incipit in bianco e nero in cui il vampiro di Nicolas Cage sembra la copia esatta del mitico Bela Lugosi dei film anni '30.
In seguito, con il procedere della farsesca storia, tutto diventa un po' troppo macchinoso e fine a se stesso, ed il giochino si dimostra eccessivamente meccanico e costruito ad incastro per convincere veramente.
Il regista Chris McKay viene dall'animazione con i "Lego movies", e dimostra una buona professionalità al servizio di un prodotto comemrciale senza pretese, il cui unico appiglio di interesse è la prestazione esagerata ma efficace di Cage.
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