Regia di Claude Autant-Lara vedi scheda film
In film colorato e un po' scanzonato, che si avvale di un cast che sta al gioco, con una pecca non proprio digeribile che è la Milo, che per ragioni di coproduzione è stata messa in gioco (amante del momento Morris Ergas, che poveretto che quasi si rovinò per lei), e che sfortunatamente nella versione italiana si doppia da sola, nostra sfortuna!!.
Il gioco della faida viene alleggerito e l'ambientazione gioca a suo favore; un regista che viene da lontano e che spesso ha fatto operazioni non male, anche se in Francia non godeva di una fama positiva per ragioni di scelte ideologiche fatto al tempo dell'invasione tedesca.
Sceneggiatura e dialoghi brillanti, film godibile, ma senza pretese
Bourvil è il vero sostegno del film e ci riesce alla perfezione.
Trama senza pretese, in cui si poteva giocare ancora di più con la base dell'ironia
Un regista che ha calvalcato un secolo di cinema altilenando le sue opere con interesse e meno, qui gioca con leggerezza, ma poteva fare qulacosa di più sull'idea che dalla trama viene fuori
E' la pietra giusta che porta il film e lo si percepisce subito
Il suo periodo francese è abbastanza forzato e il perché lo si spiega dal fatto che non sapeva e non sa recitare mai, Fellini ha saputo solo sfruttare tutti i suo difetti, dal quel grande che era.
Divertente contraltare di Bourvil
Interpretazione superficiale e poco convinta, poi diventerà regista neanche tanto male
Nel ruolo della figlia è l'interprete principale femminile di maggior spessore
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