Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Uno spunto interessante sviluppato in modo approssimativo. Sceneggiatura lacunosa, fasi di stanca e rari voli di regia. Qualche sottotitolo non avrebbe guastato. I personaggi secondari sono inconsistenti, nonostante gli sforzi dell'immenso Piccoli nel rappresentare l'ambiguità e l'impotenza dell'evangelismo. Ferreri cerca di intersecare le abituali riflessioni sul rapporto uomo/donna e sull'immagine riprodotta (il ritratto della principessa nera sulla T-Shirt, l'utilizzo metaforico di una macchina da presa "diegetica" che riveste un ruolo fondamentale nel finale) ad un discorso più apertamente politico (i cambiamenti nel rapporto fra Occidente e Terzo Mondo): ci riesce in parte.
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