Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
"Marcia nuziale" diretto nel 1965
da Marco Ferreri,devo dire che
non mi è dispiaciuto.
La storia è composta da 4 episodi
satirici che trattano sulla famiglia
e al matrimonio.
In "Prime nozze",due cani bassotti dal nobile
pedigree vengono fatti incontrare dai rispettivi padroni,
che hanno predisposto per loro un vero e proprio talamo;
in "Dovere coniugale",una casalinga logorata dalle faccende
domestiche nega spesso le sue grazie al marito;
in "Igiene coniugale",una coppia di americani che
va in un incontro di coppie con vari problemi
stila una tabella per regolamentare gli amplessi;
in "Famiglia felice", ambientato in un futuro tipo 1990,
gli esseri umani hanno rinunciato al sesso e
si accoppiano con pupazzi di plastica.
Il Film è una Produzione Italo-Francese,
ed è il 9° Lungometraggio del mitico
Marco Ferreri,che è stato sempre uno
avanti Anni luce per il tipo di mentalità
che aveva e fa parte della collaborazione
con il grande Ugo Tognazzi,che avevano
fatto qualche Anno prima il Capolavoro:
"La Donna scimmia",ma questo diciamo
che è un Ferreri minore,ma sempre
notevole che è composto da quattro episodi
che hanno per tema la crisi dell'istituzione
matrimoniale nella società contemporanea,
sempre con il suo stile grottesco e dissacratorio,
dove l'Attore è protagonista.
Dunque gli episodi sono:
1) Prime nozze
Questo primo episodio narra di due coppie
dell'alta borghesia che "combinano" le nozze tra i rispettivi
cani bassotti.
Il regista punta sul grottesco e l'assurdo perché
costringe a indossare alla cagnetta un paio di mutande,
e il matrimonio poi effettivamente viene celebrato con tanto
di notaio e consumato nello studio del veterinario.
2) Il dovere coniugale
Il secondo episodio narra di un padre di famiglia che
dopo avere messo a letto il figlio in culla anche se
grandicello,che cerca invano di avere un rapporto
con la moglie e lei rifiuta sempre e l'accusa di tante cose,
e comincia a farsi un giro per la casa aspettando che
l'eccitazione svanisce,ma la moglie lo chiama per
ritornare a letto,ma le cose non andranno come vuole.
3) Igiene coniugale
Questo terzo episodio è ambientato a New York
dove Frank partecipa senza spirito costruttivo
con la moglie a una terapia di gruppo con altre
coppie sposate in crisi a livello sessuale,
tra cui un sacerdote che rimarca la necessità
di avere una vita sessuale con molta fantasia
per "salvare il matrimonio" ed è imbarazzato
per questo e di raccontare la sua vita di coppia,
ma l'attrazione verso la padrona di casa
fa cambiare l'andamento della serata.
La famiglia felice
Questo quarto e ultimo episodio è di tipo
fantascientifico perché ambientato in un futuro
prossimo,dove siamo nel 1999 dove l'istituzione
matrimoniale è stata salvata grazie all'invenzione
di manichini che sostituiscono mogli,mariti e figli
e il protagonista vive felice su un'isola con la
sua moglie-manichino.
Cambia tutto però quando arriva un uomo più giovane,
"sposato" con un modello più nuovo e avanzato di
manichino,che lo mette in crisi perché sembra umana.
Allora dopo averlo accompagnato gli prega
di prestargli la moglie però senza risultato e
si ritira sconfortato in una grotta,
dove racconta la sua delusione alla
moglie-automa,che si mette a piangere.
Questo per narrare per come si arriverà in un
futuro dove i rapporti e i problemi di coppia
non ci saranno più dentro un paradiso terrestre,
e così che Ferreri in modo estremo si immaginava
che si arrivava in un futuro.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Gaia Germani-Alexandra Stewart-
Shirley Anne Field-Tecla Scarano-
Gianni Bonagura-Catherine Faillot-
Julia Drago e Tom Felleghy.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia in bianco e nero con Enzo Serafin,
Benito Romano Frattari e Mario Vulpiani,
gli effetti speciali di Joseph Nathanson,
le musiche di Teo Usuelli e Alberto Neumann,
le scenografie di Massimiliano Capriccioli e
Franco Velchi,che rendono,soprattutto all'ultimo
episodio una buona messa in scena.
In conclusione un Film gradevole,
anche se ci troviamo davanti a un
Ferreri minore ma sempre pronto
a dare le sue zampate dissacratorie
e taglienti verso l'argomento del
matrimonio e le loro cause e crisi
della coppia degli anni '60 del post
Boom economico e si immagina
un futuro matrimoniale divertente
con un immenso Ugo Tognazzi,
diventato grande anche grazie
al regista.
Il mio voto: 6,5.
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