Regia di Christophe Gans vedi scheda film
Pellicola che conferma la regola dei film francesi di genere di ultima generazione (cfr. i due “Fiumi di Porpora”, “Vidocq”): prima parte interessantissima e affascinante, ultima parte fracassona e poco convincente. Davvero un peccato, visto che il film ha dei pregi evidentissimi come le notevoli scenografie (voto: 9+), sia interne che esterne, e l’ottima fotografia (voto: 8.5), discreta anche la regia di Gans (voto: 8) che si rivela più a suo agio nelle sequenze horror piuttosto che in quelle da commedia o da azione (per altro questa parte è del tutto fuori luogo con personaggi che combattono in stile “Matrix”). Massiccio utilizzo del rallenty, cosa che attribuisce un fascino particolare alle varie scene. Ciò in cui Gans sbaglia, a mio avviso, è nel mettere troppo presto in mostra la “bestia”. Inspiegabile (se non per esigenze di censura), visto il genere, la totale assenza di gore, brutti, visto anche il budget, gli effetti in computer grafica. La durata del film è troppo lunga e qualche taglio qua e là avrebbe garantito un maggiore continuità di ritmo.
La sceneggiatura è piuttosto ambiziosa e tutto sommato non è affetta da vizi macroscopici, tuttavia presenta dei dialoghi troppo leziosi e propone un’ultima parte fracassona. Non male la colonna sonora, ordinarie le interpretazioni con un Cassel che oscura gli altri. C’erano gli ingredienti per tirar fuori un gioiellino e, invece, si è fatto un mezzo passo falso. Voto: 6.5
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