Regia di Maurizio Nichetti vedi scheda film
Nichetti ce la mette tuta, ma le idee sono poche e mal sfruttate, gli attori esagerano, e il film fa cilecca.
Con tutta la più buona volontà non posso parlar bene di questo film. Dopo “Ratataplan” e “Ho fatto splash” Nichetti prova ad alzare l'asticella (con il parlato, ad esempio), ma inciampa e fa un capitombolo.
La pellicola è un collage di battute che non fanno ridere, e sopratutto di caricature, cioè attori che recitano molto sopra le righe, ma senza raggiungere alcun effetto satirico. L'ironia e la satira che fa centro non abitano qui.
Nichetti e la Melato si danno da fare, e anzi sono gli unici che si contengono e non fanno caricature da avanspettacolo, ma la ruota macina acqua, e sempre acqua ne esce. Manca insomma una vera sceneggiature con idee concrete, e non vaghe intenzioni. E dire che di materiale ce ne sarebbe: sparare sulle TV private degli anni '80 era piuttosto facile, e l'argomento poteva essere una miniera di idee comiche. Fa molto più ridere un quarto d'ora di Sidney Pollack nel film “Tootisie” che impersona (da serio!) il direttore di una TV privata americana che produce soap operas, che Nichetti e la Melato che si arrabattano inutilmente in questo film.
Era così sparito dalla circolazione, che io manco sapevo della sua esistenza. Raiuno è andato prenderlo in cantina e l'ha messo in onda (forzandolo nel formato 16:9).
Altro motivo per lasciar perdere.
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