In pieno ristagno creativo, il noto pittore Leonardo Ferri si trasferisce in un'antica villa veneta, su una delle cui pareti è dipinto lo scrostato ritratto di una giovane donna. Ma la dimora è anche teatro di misteriosi e inquietanti fenomeni: Leonardo, spinto a indagare, apprende così la vicenda della contessina Wanda, che un tempo godeva fama di ragazza "leggera" ed era finita assassinata. Quelli percepiti nella villa sarebbero quindi dei minacciosi "segni" inviati a Flavia, l'amante di Leonardo, sgradita al fantasma di Wanda...
Note
Petri, regista "politico", si cimenta qui - con relativo successo - con atmosfere assai più cupe e ossessive.
Uno straordinario risultato visionario raggiunto attraverso lo spericolato uso della cinepresa che al di là di ogni altro merito contribuisce a fare di quest’opera un eccellente e inventivo esercizio tutt’altro che fine a se stesso, non solo di ripresa, ma anche di tecnica narrativa e di montaggio. Notevole anche la fotografia e la colonna sonora
Fino dal suo esordio, Elio Petri ha mostrato una duttilità intuitiva molto accentuata che me lo ha sempre fatto giudicare, fra i grandi registi italiani del secolo scorso, uno fra i più interessati a percorrere strade poco frequentate (se non addirittura “divergenti”) rispetto a quelle normalmente battute qui in Italia, a “innovare”insomma, facendosi… leggi tutto
Prima dell' "immersione" nel cinema impegnato degli anni '70, che porterà Petri a girare in pochi anni quattro film fortemente connotati dalla commistione tra politica e vita comune, il regista aveva tentato una personalissima incursione nel cosiddetto gotico padano ben prima che Avati girasse "La casa dalle finestre che ridono". Il riultato è un film controverso, dissonante come… leggi tutto
Un pittore astrattista, per poter lavorare in pace, si ritira in una villa semidiroccata dove viene ossessionato dal pensiero di una ragazza morta lì durante la guerra in circostanze non chiare: finirà male anche lui, sia pure in modo diverso. La trama ora esposta deve essere ricostruita assemblando insieme pezzi sparsi qua e là e discernendo fra realtà e sogni… leggi tutto
Horror psicoanalitico eppure somatico, che contiene pulsioni, ossessioni, più un intreccio giallo intento nel suo incubotico, magnifico incedere. Un film avanti anni luce, diretto con un concreto e riconoscibile piglio autoriale, disordinatamente creativo e vampirizzato dal caos sonoro di un Morricone in stato di grazia. Gran finale, di inattesa e spietata durezza.
Il pittore astrattista Leonardo Ferri, in crisi esistenziale e creativa, esprime la volontà di trasferirsi in una località di campagna per ritrovare l'ispirazione. La scelta cade su un casolare in Veneto, teatro, in tempo di guerra, di un fatto di sangue. La giovanissima nobildonna ivi dimorante, Wanda, nota per essersi concessa a buona parte dei giovani locali, morì ivi di…
Prima dell' "immersione" nel cinema impegnato degli anni '70, che porterà Petri a girare in pochi anni quattro film fortemente connotati dalla commistione tra politica e vita comune, il regista aveva tentato una personalissima incursione nel cosiddetto gotico padano ben prima che Avati girasse "La casa dalle finestre che ridono". Il riultato è un film controverso, dissonante come…
Un pittore astrattista, per poter lavorare in pace, si ritira in una villa semidiroccata dove viene ossessionato dal pensiero di una ragazza morta lì durante la guerra in circostanze non chiare: finirà male anche lui, sia pure in modo diverso. La trama ora esposta deve essere ricostruita assemblando insieme pezzi sparsi qua e là e discernendo fra realtà e sogni…
Qual'è il primo ricordo che avete di Ennio Morricone?
Credo che tutti quelli che conoscono Morricone si ricordano la prima volta in cui hanno scoperto uno dei componimenti del maestro. Io ricordo il giorno in…
Questo notte se n’è andato.
E’ morto uno dei massimi maestri della musica da film, anzi della musica punto.
Addio a Ennio Morricone, un mito per tutti noi, cinefili e non. Un gigante.
Se…
Esperimento interessante questa pellicola di Petri, perché mette nello stesso calderone arte contemporanea, critica al progresso, società moderna, lolitismo, alienazione mentale, occulto, sogno, delirio, incubo, pulsioni sessuali. E' un turbinio di assurde contraddizioni quello che muove dentro Leonardo Ferri (Nero), artista di successo, oggi in crisi creativa, schiavizzato dalla…
Fino dal suo esordio, Elio Petri ha mostrato una duttilità intuitiva molto accentuata che me lo ha sempre fatto giudicare, fra i grandi registi italiani del secolo scorso, uno fra i più interessati a percorrere strade poco frequentate (se non addirittura “divergenti”) rispetto a quelle normalmente battute qui in Italia, a “innovare”insomma, facendosi…
Atipica incursione nell'horror puro del regista "politico" Elio Petri, questo UN TRANQUILLO POSTO DI CAMPAGNA anticipa le atmosfere degli incubi padani di… segue
Sara' anche Psichedelico assai e figlio del suo tempo (di film Psichedelici ne ho visti altri migliori) ma questo proprio e' difficilmente capibile e poco interessante da ricordare per gran parte se non tutta la visione.voto.4.
quello che mi è piaciuto di più di questo film è la cura dei dettagli. questa volta iniziamo con il parlare della colonna sonore di Morricone bellissima, con la prima parte del film segnata più da suoni, da rumori piu che da musiche. orologi, porte, scricchiolii sono parte di un 'orchestra che ci accompagna nell'ossessione di Franco Nero, nel suo malessere. Le immagini, anche qui mi sento di…
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Commenti (3) vedi tutti
Non funziona.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUno straordinario risultato visionario raggiunto attraverso lo spericolato uso della cinepresa che al di là di ogni altro merito contribuisce a fare di quest’opera un eccellente e inventivo esercizio tutt’altro che fine a se stesso, non solo di ripresa, ma anche di tecnica narrativa e di montaggio. Notevole anche la fotografia e la colonna sonora
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Nuovo capitolo di Petri sulla critica all'Italia contemporanea.
leggi la recensione completa di giansnow89