Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
Bridget Jones (Zellweger) ha raggiunto la trentina, è inglese ma fuma come una turca, beve e ha diversi chili di troppo. Logico che in queste condizioni fatichi a trovare un fidanzato. L'occasione più propizia sembra essere il capufficio sciupafemmine che spergiura promesse che non manterrà (Grant), mentre mammà suggerisce di tentare una relazione con un impacciato amico d'infanzia (Firth). Ed è proprio con quest'ultimo - e a seguito di una delusione con il primo - che Bridget ritroverà forma e sorriso. Sharon Maguire firma una commedia astuta, che rovescia gli stereotipi del genere incarnati dalla silfide Julia Roberts, mostrando una diva in carne, refrattaria alle suggestioni delle scorciatoie per diventare irresistibili e lasciando la scena ad una donna con tutti i suoi problemi e le sue nevrosi. La commedia - pur annoverando qualche luogo comune - è gustosa, le battute divertenti senza cadute nel linguaggio da suburra, i dialoghi originali anche grazie all'apporto delle didascalie. Tutta l'intelligenza della commedia made in England.
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