Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
Che cazzata Bridget Jones! Interessante come se io mi mettessi a raccontare una mia giornata tipo, dalla rasatura della mattina all'ultima pisciatina della sera, girato con stile ruffiano e anonimo, condito da una collezione di canzoncine da festa di laurea e da cd confezionato come strenna natalizia, "Il diario di Bridget Jones" è un'improbabile trionfo dello spirito di patata. E non si può neanche dare la colpa alla Zellweger, che ce la mette tutta pur di farlo funzionare. Nonostante i soldi costati e la confezione extralusso, il patetico non commuove, il comico non fa ridere, la storia è improbabile, ed è davvero arduo palpitare per questa zitella senza qualità (a meno che non siano tali il fumare cinquanta sigarette al giorno o abusare di bevande alcoliche) che prima se la fa con il proprio capufficio e poi si fidanza con un affascinante avvocatone di grido. Se è vero che tutte le donne single del pianeta si sono identificate in Bridget Jones, allora tutti i maschi single possono tranquillamente prendere a loro modello Ciccio di Nonna Papera. Che Dio ce la mandi buona.
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