Regia di Sharon Maguire vedi scheda film
Che peccato...Poteva essere veramente una commedia epocale,con un'azzeccatissimo ritratto di single femmina trentenne,in balia del mare delle sue contraddizioni e piccole e grandi cause di depressione:con i pensieri di B.J.scritti a caratteri di stampa sullo schermo,e alcuni momenti davvero gustosi da commedia molto ben costruita,si sperava di arrivare in fondo,avendo assistito a una satira intelligente e sapientemente corrosiva.Ma la regista,Sharon Maguire, si è lasciata forse intimorire dalla paura del rifiuto del grande pubblico ,spesso riluttante ad accettare un film brillante che sappia davvero punzecchiare.E cosi,via verso un moralistico finale roseo che piu'prevedibile non si puo',e alla malora le premesse di cui prima:i bravi attori,dalla paffuta e carinissima Renee Zellweger,l'ombroso Colin Firth,un Hugh Grant ottimo nel rendere il superiore di Bridget amante e figlio di puttana ,un Jim Broadbent splendido nell'intepretare il goffo e malinconico padre della protagonista non bastano a rendere "Il diario di Bridget Jones" un film da ricordare.
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