Regia di Brian De Palma, Richard Schechner vedi scheda film
L'opera in sé è un esempio abbastanza tipico del teatro sperimentale imperversante in quegli anni: molto fisico, con dialoghi criptici, soluzioni sceniche tra il minimale ed il kitsch, erotismo spinto, improvvisazioni, momenti di metateatro (gli attori vengono chiamati coi loro nomi reali), interazioni col pubblico e provocazioni à gogo, a volte interessanti ma più spesso gratuite. E, come in altri casi, anche qui tutto ciò è utilizzato per mettere in scena una tragedia classica, inserendovi riferimenti all'attualità (il potere cannibale delle Baccanti come strumento politico). La confezione cinematografica preannuncia invece certe trovate depalmiane che troveranno maggior lustro altrove (split screen, piani sequenza, ecc.) e che qui sono usate in maniera scriteriata. Un'operazione a tratti ingiudicabile e di cui è difficile usufruire al giorno d'oggi, forse troppo ambiziosa per un autore ancora tanto immaturo.
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