Bosnia, 1993: Ciki e Nino, due soldati, il primo bosniaco e il secondo serbo, sono isolati nella terra di nessuno che divide le linee nemiche. Mentre i due cercano di trovare una soluzione al loro problema, un casco blu francese si organizza per aiutarli contravvenendo agli ordini dei suoi superiori. Ciki ha un problema in più: deve liberare un compagno che si trova sdraiato su una mina. Le televisioni sfruttano la situazione e ne fanno uno show mediatico.
Note
Danis Tanovic è un ottimo regista perché sa che può essere peggio di così. Soprattutto ha una dote fondamentale per guardare con occhio lucido agli eventi apocalittici del mondo: l'ironia. Una fratricida guerra ma raccontata con i toni, il ritmo e la "leggerezza" della commedia, tra battute a volte irresistibili e momenti di drammatico spessore. Quella di Danis Tanovic è una sceneggiatura perfetta (ha vinto, non a caso, la Palma al Festival di Cannes) perché riesce a gestire con equilibrio due poli emotivi opposti e contrastanti: si ride e ci si commuove, senza mai sentirsi in imbarazzo, sempre con gli occhi sbarrati di fronte alla rappresentazione purtroppo "vera" di una situazione "impossibile". Non a caso Tanovic parla di follia: chi potrebbe prendere sul serio la scenetta di due tizi, con amici comuni e forse anche una storia simile, costretti dagli eventi a scannarsi senza un perché come i "duellanti" di Conrad? "No Man's Land" è un film sorprendente perché sa gestire benissimo (ed è un'opera prima!) la difficile arma della satira (l'Onu e i media ne escono malconci). Sopratutto si tiene lontano dalla retorica immorale di chi considera la guerra a seconda degli interessi contingenti: a volte "sporca", a volte "giusta". Il film ha vinto l'Oscar per il miglior film straniero.
Recensione col vecchio nickname Titanic 900:"Un ottimo film dove i nemici si vengono incontro e cercano di collaborare. Ironico, serio ed in un certo aspetto anche senza speranza.
un ottimo film dove i nemici si vengono incontro e cercano di collaborare. Ironico, serio ed in un certo aspetto anche senza speranza, per quanto riguarda il soldato sdraiato sulla bomba.
Concreto e sincero: non c'è ipocrisia o superficialità, le coso sono raccontate così come sono, e proprio per questo risultano ironiche e quasi incredibili… a volte la realtà supera la fantasia!
Bellissimo. La semplicità e il modo con cui viene associato l'umorismo alla concreta tragicità della guerra mi ricordano un poco "La grande guerra" di M.Monicelli. E' presto per dirlo, ma dà l'impressione di essere un capolavoro.
Quante cose si possono dire sulla guerra attraverso un film. Un grande film che fa capire cosa è stata la guerra in Bosnia più che 100 speciali televisivi superficiali e inutili.
Un film serissimo. Senza cedimenti alle esigenze emotive dello spettatore. Profondamente sincero. L'immagine finale è il film in sintesi è un modo per parlare della sofferenza di due popoli e dell'inutilità di quanti sono rimasti a guardare.
Crudele, avvelenato e spietato atto d'accusa contro ogni guerra e non solo quella nella ex Jugoslavia. L'ex giornalista bosniaco Danis Tanovic, un lungo passato da documentarista, nonché responsabile dell'archivio presso l'esercito bosniaco, racconta, con l'umorismo tagliente tipico della sua terra, una vicenda talmente assurda, paradossale ed incredibile da sembrare vera: il film non è… leggi tutto
una sottile vena di umorismo ed ironia la dove scorre tanto sangue. È difficile esprimere un'opinione su un film impegnato e politicamente corretto perchè si rischia di apparire disimpegnati e politicamente scorretti. Credo però che correrò questo rischio dicendo che il film nel suo complesso mi sembra coraggioso e divertente, ma trovo che non tutto sia risolto al meglio. leggi tutto
"Piacere, mi chiamo Nino". In trincea a nessuno gliene frega niente di fare la conoscenza di Nino, soldato serbo per caso, per caso capitato in una trincea nella terra di nessuno che divide le truppe bosniache da quelle serbe. Non gliene frega niente al militare bosniaco che ingaggia con lui un confronto destinato a un tragico epilogo. Non gliene frega niente neppure agli alti gradi di comando,…
Durante il conflitto in Bosnia, tre combattenti, dopo uno scontro a fuoco, rimangono bloccati all'interno di una trincea. Essi sono il serbo Nino ed i bosniaci Ciki e Tzera. I primi due si scontrano ripetutamente, non solo a parole, ma non possono allontanarsi, poichè sotto la schiena del terzo è stata innescata una mina che esploderebbe se l'uomo facesse facesse movimenti bruschi,…
Hanno finalmente catturato il boia dei balcani, ma la notizia, più che rallegrarmi, mi fa tornare in mente quanto orrore provammo in quei tempi a vedere ciò che succedeva in quelle regioni tanto…
Più che la guerra, il protagonista di questo film sembra essere la comunicazione. E' chiaro infatti sin dalle prime battute che ai due soldati sono state infinocchiate informazioni diverse e sono costretti a puntarsi un fucile addosso a vicenda per trovare un accordo in termini. E' chiaro che il film denuncia anche comportamenti dell'Onu che mostrano come spesso gli intermediari…
Un film di genere apparentemente bellico ma che si rivela in realtà una profonda riflessione sul senso della vita e sul significato di conflitti apparentemente dovuti a diverse ideologia politiche in realtà senza una reale motivazione razionale. Un film in cui convivono il tragico e il paradosso, il drammatico e l'irrazionale.
Un buon film privo di genialità, ma efficace nel denunciare le follie della guerra, e più dell’animo umano, vera terra di nessuno, cioè di nessun uomo, di umanità: nella situazione paradossale di una trincea abbandonata fra i due fronti avversari di serbi e bosniaci finiscono due soldati avversari, entrambi feriti, accanto ad uno che sembrava morto ed è…
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Commenti (11) vedi tutti
Carino! Voto: 5,5 Buona regia, sufficientemente interessante la scenneggiatura, sopratutto nei commenti; ma la trama ha degli inevitabili limiti!
commento di GARIBALDI1975soprattutto si scrive con due t, capra
commento di herzog73Recensione col vecchio nickname Titanic 900:"Un ottimo film dove i nemici si vengono incontro e cercano di collaborare. Ironico, serio ed in un certo aspetto anche senza speranza.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Voto 7!
commento di Mr Blondeun ottimo film dove i nemici si vengono incontro e cercano di collaborare. Ironico, serio ed in un certo aspetto anche senza speranza, per quanto riguarda il soldato sdraiato sulla bomba.
commento di Utente rimosso (Titanic900)Concreto e sincero: non c'è ipocrisia o superficialità, le coso sono raccontate così come sono, e proprio per questo risultano ironiche e quasi incredibili… a volte la realtà supera la fantasia!
commento di RageAgainstBerluscaBellissimo. La semplicità e il modo con cui viene associato l'umorismo alla concreta tragicità della guerra mi ricordano un poco "La grande guerra" di M.Monicelli. E' presto per dirlo, ma dà l'impressione di essere un capolavoro.
commento di leonardobellissimo.offre tantissimi spunti di riflessione sulla guerra e sulla condizione di alcuni uomini.
commento di carpaQuante cose si possono dire sulla guerra attraverso un film. Un grande film che fa capire cosa è stata la guerra in Bosnia più che 100 speciali televisivi superficiali e inutili.
commento di florentia violabellissimo
commento di gisiusulisiasaUn film serissimo. Senza cedimenti alle esigenze emotive dello spettatore. Profondamente sincero. L'immagine finale è il film in sintesi è un modo per parlare della sofferenza di due popoli e dell'inutilità di quanti sono rimasti a guardare.
commento di Uma T.