Regia di Francesco Massaro vedi scheda film
Arturo Righetti sta per sposarsi con la figlia del principale,Susy,e prima del fatidico "Sì",rivive in flashback gli eventi sentimentali degli ultimi anni,comprese altre avventure e come ha conosciuto la futura consorte:ma da vitellone impenitente,complice l'addio al celibato e l'incontro con una bella ex,riesce a inguaiarsi non poco.Veicolo per un Jerry Calà all'epoca molto richiesto dai produttori (ma ha sempre funzionato messo insieme ad altri comici,da solo,a parte "Colpo di fulmine",difficilmente ha reso bene...),"Domani mi sposo" circonda l'attore siculo-veronese di bellezze sulla cresta dell'onda,da Isabella Ferrari,l'unica ad avere in seguito una vera carriera cinematografica,a Milly Carlucci (risultata molto meglio come conduttrice televisiva),e Karina Huff :ci sono altri caratteristi spesso presenti nelle commedie giovaniliste di quegli anni,a partire da Guido Nicheli,e un giovane Claudio Bisio,e l'effetto è quello d molte altre volte.Scrittura scarsa,pochissime o alcune occasioni per ridere,o almeno sorridere,situazioni telefonate a iosa,e un clima di giuliva superficialità che contraddistingue il filmetto.Qui,se possibile,Calà evidenzia molti dei suoi limiti attoriali,poco aiutato da una regia quasi nulla,insulsa,anche perchè Francesco Massaro,che non è mai stato esattamente un cineasta di spicco della nostra cinematografia,perlomeno nel genere scollacciato delle sexy commediole con Banfi,Fenech e Bouchet sembrava più a suo agio.Qui è frenato,e il tutto si risolve in un pastrocchio abbastanza uggioso,con obbligatissimo lieto fine.
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