Regia di Sean Penn vedi scheda film
E'il film in cui Sean Penn ottiene la maturita'concreta come regista,anche se pure nel precedente "Tre giorni per la verita'",bistrattato all'uscita da una critica miope,poi riconsiderato un titolo interessante,l'attore e regista aveva mostrato idee assai valide.Da un racconto morale di Durrenmatt,in chiave di giallo,Penn elabora un dramma etico sulla ricerca di un senso della propria vita.Il poliziotto anziano Jack Nicholson si carica del peso di una verita'difficile da trovare alle soglie della pensione,e, ormai ossessionato dall'impegno assunto,non esita,pur in buona fede,a rischiare troppo per porre fine a un Male combattuto e mai davvero affrontato,che la sorte punira'comunque,sia pure per un suo capriccio:costruito su un ritmo lontano dalla frenesia del cinema di oggi,"The pledge" ha un iter che porta inevitabilmente a una conclusione amarissima e senza speranza.E l'interprete,magnifico,è un Jack Nicholson misuratissimo e divorato vivo dalla solitudine e dai propri codici esistenziali,fino a sfociare in una follia purissima,prima che la pellicola finisca.L'immagine del protagonista.ormai preda dei propri demoni e delle proprie frustrazioni(ahime',anche ingiustificate in un certo qual modo),che diventa un povero pazzo lacero e farneticante davanti alla propria stazione di servizio ormai in disuso è lacerante,e non si dimentica in fretta.
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