Sorge il sole sull'isola di Kish e un soldato sveglia un suo collega che sta dormendo su una misera brandina. Quella che inizia oggi è una giornata diversa dal solito, oggi è giorno di elezioni. Dal cielo, paracadutata da un aereo, è infatti atterrata l'urna. Tra poco arriverà la persona incaricata di raccogliere i voti. La sorpresa è grande per il militare perché la scrutatrice è una donna e chiede di essere scortata.
Note
"Il voto è segreto" conferma la regola secondo cui i film belli sono opere prime o seconde, e quelli vecchi sono proprio tanto vecchi. Ne può conseguire anche che i giovani invecchiano subito, ma su Babak Payami siamo pronti a scommettere perché, oltre che un vero regista, ci sembra un egregio "pensatore". Cos'è infatti il suo film, coi liberi modi di un'opera aperta e sulla base di un delicato racconto sul rapporto tra due persone diverse tra loro nel giro intenso degli incontri di una giornata, se non un trattatello politico-filosofico su un tema fondamentale? Il tema è il rapporto tra "arretratezza" e "modernità", tra un modello di potere e stato tradizionale (oppressivo, militare) e la democrazia (un'invenzione occidentale: cosa può diventare in quei contesti)? Il film non è una parabola, non è un pamphlet, non è un trattato, è un vero racconto aperto che rimanda (con leggerezza a uno dei maggiori dilemmi del nostro tempo. Ed è un modo nuovo di essere del cinema iraniano: né miniature né "pezzi di vita vera". Il film ha vinto il premio speciale della Giuria a Venezia.
Questo film è annunciato come una commedia, ma non c'è niente di lontanamente divertente nel vedere una donna che se ne va in giro con una scatola in macchina o a piedi a raccogliere voti in maniera fanatica e ossessiva accompagnato da un militare.
Da uno spunto semplice un film delizioso per poesia,critica sociale,immagini e contenuti.La "strana coppia" costretta dagli eventi a condividere la giornata è alla fine tenerissima.
Il sociale che s'incontra con il sentimentale. Il giorno dell'elezioni è qualcosa di più che una dimostrazione di coscienza democratica per i paesi che non conoscono l'uguaglianza e il progresso.
Interessante film minimalista, dai toni molto pacati, però ben girato e interessante. Offre uno spaccato sull'Iran più rurale e retrogrado, dove lo stato e la democrazia vengono percepiti con fastidio e persino insofferenza. Le elezioni vengono viste come inutili, oppure individui furbi e subdoli sfruttano l'ignoranza della popolazione per manipolare i loro voti; mentre le donne hanno quasi… leggi tutto
Discreto epigono kiarostamiano, che riprende dal maestro Abbas l'assoluta trasparenza espositiva, il minimalismo, l'ambiguità fra finzione e realtà, l'esplorazione dell'arido territorio persiano come mezzo di conoscenza della realtà. I due giovani protagonisti di questo film hanno la stessa funzione dell'uomo e del bambino di "E la vita continua": quelli attraversavano un Iran messo in… leggi tutto
Discreto epigono kiarostamiano, che riprende dal maestro Abbas l'assoluta trasparenza espositiva, il minimalismo, l'ambiguità fra finzione e realtà, l'esplorazione dell'arido territorio persiano come mezzo di conoscenza della realtà. I due giovani protagonisti di questo film hanno la stessa funzione dell'uomo e del bambino di "E la vita continua": quelli attraversavano un Iran messo in…
Interessante film minimalista, dai toni molto pacati, però ben girato e interessante. Offre uno spaccato sull'Iran più rurale e retrogrado, dove lo stato e la democrazia vengono percepiti con fastidio e persino insofferenza. Le elezioni vengono viste come inutili, oppure individui furbi e subdoli sfruttano l'ignoranza della popolazione per manipolare i loro voti; mentre le donne hanno quasi…
Siamo alla vigilia di una giornata fondamentale per il nostro paese. E nel nostro piccolo, esaminando gli svariati futuri scenari, vogliamo offrirvi un ventaglio delle numerose metodologie di governo che i nostri…
Maurizio veste di Rosa, ci ha le magliette Avvitate con i coniglietti di 'playboy' stampati su, e mi dice "eh òh, ecchèmmefrega, sì ddomenica regge er tempo me butto a fregggene, chi ce và a votà quei…
...che leggo sempre con particolare deferenza, dai quali difficilmente dissento, e che, a prescindere da antipatie e simpatie, rappresentano un cardine della community, presente ed autorevole. E con la giusta dose di…
cari utenti, raccogliamo volentieri la vostra proposta, anche se ci sono alcuni problemi. In realtà siamo d'accordo da sempre con voi sulla questione: 3 soli "gradi di giudizio" sono troppo pochi e si finisce per…
Il film vincitore del premio speciale della giuria al Festival del cinema di Venezia 2001, è impegnativo e divertente. Impegnativo perchè spiega con molta delicatezza la situazione "democratica" (bene che, noi italiani spesso non siamo in grado di apprezzare come merita), in alcuni paesi del mondo (vedi la scena del voto al gruppo di donne). Invece la parte divertente è lasciata al soldato…
Visto a Venezia nel 2001. Gran film in cui il regista con incedere calmo ma non pesante ci consegna uno spaccato della sua terra, l'Iran, presentandoci una donna che va in giro nei posti più remoti dell'antica Persia per cercare di far votare le persone che vivono nei posti più isolati e distanti dalla capitale e quindi dalla "civiltà", dalla "società" e dalla "politica". Che non sia per…
Due soldati sulla spiaggia di un'isola iraniana. Dal cielo piove un baule. Dentro c'è il materiale per le elezioni. Un motoscafo scarica il rappresentante del seggio, che è una ragazza. Le cose si complicano per il soldato che deve accompagnarla attraverso i villaggi per raccogliere i voti degli abitanti.
Uno dei film iraniani degli ultimi tempi più distesi e meno lagnosi, che accentua il…
Quest' anno ho fatto una gran bella abbuffata di film.Ecco i film che ho visto finora con i relativi voti! (In ordine temporale).Le Playlist sono in continua evoluzione...
Raye Makhfi” (“Il voto è segreto”) conferma la regola secondo cui i film belli sono solo opere prime o seconde, e quelli dei vecchi sono proprio tanto vecchi. Ne può conseguire anche che i giovani invecchiano subito, ma su Babak Payami siamo pronti a scommettere perché, oltre che un vero regista, ci sembra un egregio “pensatore”. Cos’è infatti il suo film, coi liberi modi di…
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Commenti (3) vedi tutti
Questo film è annunciato come una commedia, ma non c'è niente di lontanamente divertente nel vedere una donna che se ne va in giro con una scatola in macchina o a piedi a raccogliere voti in maniera fanatica e ossessiva accompagnato da un militare.
commento di wang yuDa uno spunto semplice un film delizioso per poesia,critica sociale,immagini e contenuti.La "strana coppia" costretta dagli eventi a condividere la giornata è alla fine tenerissima.
commento di quarantasetteIl sociale che s'incontra con il sentimentale. Il giorno dell'elezioni è qualcosa di più che una dimostrazione di coscienza democratica per i paesi che non conoscono l'uguaglianza e il progresso.
commento di z mostel