Regia di Michael Haneke vedi scheda film
Sfacciato come sempre, Haneke infila in mezzo ad un film profondamente drammatico una scena di un quarto d'ora di fellatio. E tutto il resto: voyeurismo, masochismo, perversioni sessuali a più non posso dietro la rispettabile, rigida facciata perbenista delle convenzioni. Quello che il regista tenta di mandarci è un messaggio sull'individuo e la follia, sui sentimenti e sulla ragione, sui compromessi a cui occorre scendere per affrontare gli altri, ogni giorno. E ci riesce discretamente, dipingendo un disperato ritratto di donna senza alcun controllo di sè, ma che in apparenza è l'esatto contrario; fondamentale è l'aiuto dell'interpretazione della Huppert.
La pianista Erika, affermata insegnante, è fredda e inflessibile ai limiti della malvagità. Di lei si innamora l'allievo Walter, ma scoprirà nella donna un universo di perversioni, basate principalmente sul sadomasochismo. Quando lei capisce di ricambiare il sentimento, ha un crollo nervoso.
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