Regia di Elizabeth Banks vedi scheda film
Basato su una storia (non si sa quanto) vera, il film della Banks, che fa la regista tanto per fare, è uno strambo horror movie, virato in dark comedy. Siamo negli anni ottanta e sulle foreste del Tennessee, in pieni Appalachi, viene scaricato un carico di cocaina. Si narra che un orso ne abbia sniffata assai, seminando morte e panico nel suo "high time". Da questo evento, la Banks tira fuori sta cosa, che rischia di diventare un culto e mi spiace molto. Inzuppato in un'atmosfera anni ottanta, è una sarabanda di personaggi uno più odioso dell'altro, uno più idiota dell'altro, a cominciare dai ragazzini, (forse è colpa del doppiaggio, da cartone animato, non so), per finire con i narcotrafficanti, dei beoti zeppi di tutti i luoghi comuni del genere, che si trovano, loro malgrado, alle prese con un orso cattivissimo che ha scoperto che la cocaina è meglio del miele. Qualche scenetta splatter, ma da fiera di paese, una trama risibile, una mamma coraggiosa e un detective stupido come pochi, buttati come funghi dentro un parco naturale, giusto per essere, chi più chi meno, azzannati dall'orso, in discreta computer graphic. Si salva, forse, giusto la scena dell'ambulanza. Tutto qui, non si sorride, non ci si spaventa, semplicemente si buttano via novanta minuti. C'è di peggio, eh, ma davvero qui siamo sotto il limite della dignità.
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