Regia di François Ozon vedi scheda film
Voto 9. Ozon al meglio: solo quattro attori, un solo ambiente, una vicenda raccontata in cinque atti. Nel film c'è lo spirito di Fassbinder e lo stile di François Ozon, una miscela di alto livello e che funziona.
Film suddiviso in cinque atti (un po' come in "5 per 2"). Si comincia dalla relazione omosessuale tra un ventenne e un cinquantenne. Poi, entra in scena l'ex-fidanzata del ventenne, poi un transessuale. Una storia tutta in crescendo.
Originale e spiazzante, come in altri film di Ozon (in particolare "8 femmes" e "5 per 2"). Una breve coreografia dei quattro interpreti lascia a bocca aperta.
Decisamente nulla.
Bella, brava, spontanea. Nei film successivi, cresce costantemente. Forse, siamo di fronte ad un futuro "mostro sacro" del cinema francese.
Bravura inquietante, come giustamente rileva FILMTV. La sua recitazione è perfetta!
Regia accuratissima e teatrale, come spesso accade nei film di Ozon. C'è classe a piene mani nello scenario, nelle luci, negli abbigliamenti.
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