Parigi, anni Trenta. François, un tranquillo e onesto operaio, si innamora follemente di una giovane fioraia al punto da uccidere Valentin, l'uomo che da tempo la perseguita. Dopo l'omicidio François si barrica in casa, circondato dalle forze di polizia, e passa l'intera nottata a ripensare agli avvenimenti che l'hanno condotto a tale drammatica circostanza. Scorre così, lentamente, tutta la sua vita passata.
Note
Un capolavoro del realismo poetico francese con una splendida fotografia in bianco e nero e con Jean Gabin in gran forma. La sceneggiatura di Jacques Prevert, con il suo celebre uso del flash-back, è un monumento di pessimismo e malinconia, tanto che il film (uscito alla vigilia della seconda guerra mondiale) fu ritirato perché "demoralizzante".
Francois (Jean Gabin) è un operaio sabbiatore che ha avuto la fortuna di incontrare la dolce fioraia Francoise (Jacqueline Laurent). Sono entrambi orfani, hanno lo stesso nome… si innamorano e pensano al matrimonio. Francois non aspetterebbe tanto ma la ragazza non gli permette di rimanere a dormire. Una sera lei gli dice che ha un impegno...
Marcel Carnè - regista perfezionista - (ex critico cinematografico) è stato, con il sodale poeta-sceneggiatore Jacques Prévert, il principale fautore del ‘realismo poetico’ (corrente cinematografica francese) e ci ha lasciato tre capolavori indimenticabili: ‘Le jour se lève’, titolo originale di ‘Alba tragica’, è del 1939, dopo ‘il Porto delle nebbie’ e prima di ‘Amanti… leggi tutto
Un operaio parigino (Gabin) si innamora di una fioraia (Laurent) che subisce da tempo le attenzioni di un intrattenitore da night club (Berry). Quando l’operaio viene a conoscere la verità sul rapporto tra gli altri due, si trasforma in un assassino costretto a passare un’intera notte nella sua stanza in affitto, tenuto sotto tiro dalla polizia.
Grande classico francese degli…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
"È quasi impossibile trovare copie nitide di VIAGGIO A TOKYO, TARDA PRIMAVERA e IL GUSTO DEL SAKÈ. Ma la colpa è delle vostre lacrime." ~ Aki Kaurismaki
"La vita è come la scala di un…
Perchè andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
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Il libro inedito, pubblicato quest'anno, di Goliarda Sapienza mi ha aperto un nuovo orizzonte: prima per me Jean Gabin era solo un attore di film o molto vecchi o molto vecchio lui. Ma la Sapienza con la sua nota…
Nonostante quel che è stato detto anche autorevolmente (penso a Fernaldo Di Giammatteo), mi pare che questo film di Carné sia invecchiato piuttosto male, anche e soprattutto rispetto ad altre sue opere tuttora freschissime, come "Il porto delle nebbie" e "Gli amanti perduti". La sensazione, peraltro, è rafforzata da un doppiaggio ormai desueto, dove il pariginissimo…
Domande.Risposte.Circolo vizioso.Il tempo fa i suoi danni.Eppure no.Mi contraddico,come sempre,come tutti....un film butta lntorno le luci tenui di pulsanti memorie....non sempre tutto ha un senso......questa notte…
Un operaio passa la notte chiuso in una casa assediata dalla polizia e rievoca in un lungo flashback gli avvenimenti che lo hanno condotto alla rovina: l’amore per una fioraia, l’incontro con una maliarda, l’uccisione di un rivale; l’alba sarà, per l’appunto, tragica (esito che invece il titolo originale, “Il giorno si alza”, non anticipa). Gran bel melodramma proletario, come si…
Scelte più o meno a casaccio e con esclusioni arbitrarie, ecco sette pellicole che declinano variamente la situazione dell’assedio: punti di vista rigorosamente interni, ma con spostamenti di accento. Apprensione,…
Poco conosciuto dalle nuove generazioni, e poco amato perchè "non rideva mai e non faceva mai ridere", Jean Gabin siede per me nell'Olimpo dei grandissimi.
“Una tragedia della purezza e della solitudine” (come definì il film A. Bazin). Indubbiamente uno dei vertici di quel realismo poetico che trae origine e linfa dalla densa scrittura decadente e poderosa (adesso anche un po’ demodé per il barocchismo elegiaco che la contraddistingue), di Jacques Prevert (autore dei dialoghi a partire da una sceneggiatura coordinata insieme a Jacques Viot)…
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Commenti (5) vedi tutti
Francois (Jean Gabin) è un operaio sabbiatore che ha avuto la fortuna di incontrare la dolce fioraia Francoise (Jacqueline Laurent). Sono entrambi orfani, hanno lo stesso nome… si innamorano e pensano al matrimonio. Francois non aspetterebbe tanto ma la ragazza non gli permette di rimanere a dormire. Una sera lei gli dice che ha un impegno...
leggi la recensione completa di marco biNelle nostre città-teatro l'uomo assume le forme più curiose; incontriamo il nobile lupo, il fiore, il ratto.
commento di michelVoto 6. [17.10.2010]
commento di PPEmozionante dalla prima all'ultima scena. Che atmosfere! Da adorare
commento di nicolouun film non eccezionale ma che si guarda con piacere grazie sopratutto alla grande interpretazione di Jean Gabin
commento di howard76