Regia di Roger Vadim, Louis Malle, Federico Fellini vedi scheda film
Pasticciata raccolta di mediometraggi d'autore ispirati da racconti di Poe. Se Vadim e Malle non colgono il segno (soprattutto il primo), aderendo quasi svogliatamente al testo, senza grandi trovate sceniche/filmiche, Fellini ovviamente non riesce a mantenersi fedele più di tanto, anzi sostanzialmente coglie da Poe solo alcuni spunti, per traslare ai giorni nostri una storia di brividi. Poe nella 'dolce vita'. E infatti quel che ne viene fuori è un ottimo lavoro. Oltrettutto a fiancheggiare il riminese ci sono il solito Rota, incontenibile, ed il neo entrato Zapponi in co-sceneggiatura, presenza che si riaffaccerà spesso nei prossimi anni nella carriera del regista. In definitiva, oltre che per l'interpretazione di Delon nel secondo episodio, vale la pena solo per il terzo episodio.
Tre episodi su racconti di Poe. Vadim: nobildonna, rifiutata dal cugino di cui è innamorata, trova sfogo nell'appiccare un incendio al proprio castello. Tragedia suicida. Malle: ufficiale perseguitato dal proprio sosia lo sfida a duello, lo uccide e poi si getta dalla torre del paese. Fellini: attore americano in Italia si comporta da divo e, fra gli eccessi, conosce anche Satana in persona: una bambina innocente. Che lo uccide.
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